In questo articolo vengono messi a frutto i risultati di una più ampia ricerca dedicata alla documentazione epigrafica di tribules nella regio VI Italiae (versante adriatico) per affrontare la tematica specifica delle attestazioni di tribù romane diverse da quella prevalente tra i cittadini delle singole comunità antiche. I documenti epigrafici, fonte primaria per questa indagine, vengono riesaminati con il proposito di chiarire le situazioni individuali o i fenomeni collettivi che hanno determinato i casi di difformità. Ne emergono alcuni fenomeni sociali e storico-istituzionali interessanti quali la mobilità e i contatti tra aree più o meno prossime, la presenza o l’insediamento sul territorio di militari, la questione del cambio di tribù per i magistrati, la possibilità di riconoscere ascendenze libertine di individui ingenui; nello stesso tempo la revisione dei singoli documenti consente di proporre nuove soluzioni di lettura per casi finora ritenuti dubbi. La scelta della pubblicazione nella rivista ‘Picus- Studi e ricerche sulle Marche nell’antichità’ si deve al carattere tematico di questo periodico che, mentre è sottoposto al vaglio di un comitato scientifico internazionale, garantisce la diffusione dei contributi in un ambito di specialisti delle problematiche del territorio grazie alla sua presenza più che trentennale tra gli strumenti di diffusione della conoscenza della storia antica della regione.
Le 'altre tribù' nel territorio adriatico della regio VI (Umbria)
MARENGO, Silvia Maria
2010-01-01
Abstract
In questo articolo vengono messi a frutto i risultati di una più ampia ricerca dedicata alla documentazione epigrafica di tribules nella regio VI Italiae (versante adriatico) per affrontare la tematica specifica delle attestazioni di tribù romane diverse da quella prevalente tra i cittadini delle singole comunità antiche. I documenti epigrafici, fonte primaria per questa indagine, vengono riesaminati con il proposito di chiarire le situazioni individuali o i fenomeni collettivi che hanno determinato i casi di difformità. Ne emergono alcuni fenomeni sociali e storico-istituzionali interessanti quali la mobilità e i contatti tra aree più o meno prossime, la presenza o l’insediamento sul territorio di militari, la questione del cambio di tribù per i magistrati, la possibilità di riconoscere ascendenze libertine di individui ingenui; nello stesso tempo la revisione dei singoli documenti consente di proporre nuove soluzioni di lettura per casi finora ritenuti dubbi. La scelta della pubblicazione nella rivista ‘Picus- Studi e ricerche sulle Marche nell’antichità’ si deve al carattere tematico di questo periodico che, mentre è sottoposto al vaglio di un comitato scientifico internazionale, garantisce la diffusione dei contributi in un ambito di specialisti delle problematiche del territorio grazie alla sua presenza più che trentennale tra gli strumenti di diffusione della conoscenza della storia antica della regione.File | Dimensione | Formato | |
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