Il sovrano come ideale della ragione: sulle implicazioni giuridico-politiche dell’ipostasi kantiana del potere

L’autore si concentra sul concetto di sovranità, per mostrare come l’uso dialettico della ragione sia un rischio costante anche per la teoria kantiana del diritto e della politica. La logica della sovranità è riletta sullo sfondo della Critica della ragion pura, nel tentativo di evidenziare come Kant coniughi la fondazione nell’idea e la realtà fenomenica del potere sovrano solo a prezzo di discrasie che si ripercuotono nella concezione dello Stato. Il reggitore, vertice necessario all’esistenza della comunità e detentore empirico del comando, diviene surrettiziamente un ideale della ragione, che realizza, ipostatizza e personifica la sovranità, intaccando in modo decisivo il potenziale delle idee di contratto originario e di popolo sovrano e determinando un arresto nel sistema della rappresentanza politica, che si ripercuote nel passaggio dalla dimensione statale a quella internazionale e a quella cosmopolitica.