Il concetto di povertà educativa e culturale (Nuzzaci et al., 2020; Iavarone&Girardi, 2018), conseguenza della crescente diminuzione di continuità e relazionalità nella nostra contemporaneità, richiedono interventi che superino i confini tra educazione formale e non formale. La Pedagogia Civile (Iavarone, 2019,2022) in sinergia con la Pedagogia Sociale (Sarracino, Striano, 2002; Alessandrini, 2003; Blezza, 2005; Tramma, 2010; Orefice, 2011) si fondono nel più ampio concetto di educazione diffusa (Mottana&Campagnoli, 2020), capace di riconnettere tempi, spazi, persone e luoghi del momento educativo. Il presente contributo vuole essere una restituzione del progetto pilota Itinera, avviato a Napoli, un dispositivo pedagogico che, attraverso l’approccio didattico VAK (visual, auditory, kinesthetic), utilizza il gioco e la sensorialità per sviluppare competenze pro-sociali e metacognitive. L’educazione diffusa, infatti, integrando teoresi e prassi in situazione, guarda all’apprendimento come processo relazionale e trasformativo per la costruzione di comunità di pratica riflessive (Wenger, 1998) e di ricerca continua.

Apprendimento game-based per lo sviluppo sostenibile e prosociale. Il progetto Itinera come sperimentazione di hub di educazione diffusa

Gemma, S.
2025-01-01

Abstract

Il concetto di povertà educativa e culturale (Nuzzaci et al., 2020; Iavarone&Girardi, 2018), conseguenza della crescente diminuzione di continuità e relazionalità nella nostra contemporaneità, richiedono interventi che superino i confini tra educazione formale e non formale. La Pedagogia Civile (Iavarone, 2019,2022) in sinergia con la Pedagogia Sociale (Sarracino, Striano, 2002; Alessandrini, 2003; Blezza, 2005; Tramma, 2010; Orefice, 2011) si fondono nel più ampio concetto di educazione diffusa (Mottana&Campagnoli, 2020), capace di riconnettere tempi, spazi, persone e luoghi del momento educativo. Il presente contributo vuole essere una restituzione del progetto pilota Itinera, avviato a Napoli, un dispositivo pedagogico che, attraverso l’approccio didattico VAK (visual, auditory, kinesthetic), utilizza il gioco e la sensorialità per sviluppare competenze pro-sociali e metacognitive. L’educazione diffusa, infatti, integrando teoresi e prassi in situazione, guarda all’apprendimento come processo relazionale e trasformativo per la costruzione di comunità di pratica riflessive (Wenger, 1998) e di ricerca continua.
2025
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