La mediazione culturale: uno strumento (sottovalutato?) per l'integrazione degli immigrati

Nata da suggestioni comunitarie alla fine degli Anni Settanta, la mediazione culturale è espressamente introdotta nell’ordinamento italiano dal T.U. sull’immigrazione (d.lgs. 286/1998, art. 42) tra le “misure di integrazione sociale”, la cui promozione è affidata a Stato, Regioni, Province e Comuni, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze. Nella prima parte dell’articolo (parr. 1-3), muovendo dalla ricostruzione del quadro giuridico a livello nazionale, si analizza lo sviluppo della legislazione regionale sui mediatori culturali e delle prassi adottate dagli Enti locali per affrontare le delicate problematiche relative all’integrazione degli immigrati; nella seconda parte (parr. 4-5), considerando la mediazione culturale come strumento privilegiato per garantire effettività alle misure di integrazione sociale, si individuano i nodi problematici della materia, essenzialmente legati alla frammentaria (e spesso insufficiente) disciplina sia della formazione che degli ambiti di intervento dei mediatori, con particolare riferimento al diritto alla salute.