The essay proposes a philological and literary study on the figure of Carlo Crivelli, in order to explore the existence of ‘possible relationships’ with the intellectual context surrounding him, which certainly existed but of which nothing is currently known in terms of concrete data. In particular, this research focuses on three thematic elements, which take their cue from as many historical-artistic details, relating to the figures of Francesco Filelfo, Enea Silvio Piccolomini and Francesco Maturanzio. Important novelties have emerged regarding the underwriting of the Madonna della candeletta, here philologically examined for the first time, and regarding the cultural milieu of Camerino in which that chef d’oeuvre was produced. The method followed aims to set up a synergic interdisciplinary research between the different areas involved, in order to benefit an overall reinterpretation of the Fiftheenth Century Humanism in Le Marche region, on which there are still many grey areas, but whose vitality may have represented a non-negligible element of attraction for the refined Venetian artist.

Il saggio propone un’indagine filologico-letteraria sulla figura di Carlo Crivelli, per sondare l’esistenza di ‘possibili relazioni’ con il contesto intellettuale a lui circostante, che sicuramente ci furono ma delle quali al momento niente si sa in termini di dati concreti. In particolare, la ricerca si focalizza su tre tasselli tematici, che prendono spunto da altrettanti dettagli storico-artistici, relativi alle figure di Francesco Filelfo, Enea Silvio Piccolomini, Francesco Maturanzio. Importanti novità emergono riguardo alla sottoscrizione della Madonna della candeletta, qui per la prima volta sottoposta ad un esame filologico, e riguardo al milieu culturale di Camerino in cui l’opera fu elaborata. L’intento di questo lavoro, sul piano metodologico, è quello di impostare una ricerca interdisciplinare sinergica fra i diversi ambiti coinvolti, a vantaggio di una rilettura complessiva dell’espressione umanistica nelle Marche del secolo XV, sulla quale sussistono ancora molte zone d’ombra, ma la cui vitalità potrebbe aver rappresentato un elemento di attrazione non trascurabile per il raffinato artista veneziano.

Relazioni possibili? Milieux umanistici nelle Marche al tempo di Crivelli, tra Filelfo, Piccolomini e Maturanzio. Con novità filologiche sulla Madonna della candeletta

S. Fiaschi
2024-01-01

Abstract

The essay proposes a philological and literary study on the figure of Carlo Crivelli, in order to explore the existence of ‘possible relationships’ with the intellectual context surrounding him, which certainly existed but of which nothing is currently known in terms of concrete data. In particular, this research focuses on three thematic elements, which take their cue from as many historical-artistic details, relating to the figures of Francesco Filelfo, Enea Silvio Piccolomini and Francesco Maturanzio. Important novelties have emerged regarding the underwriting of the Madonna della candeletta, here philologically examined for the first time, and regarding the cultural milieu of Camerino in which that chef d’oeuvre was produced. The method followed aims to set up a synergic interdisciplinary research between the different areas involved, in order to benefit an overall reinterpretation of the Fiftheenth Century Humanism in Le Marche region, on which there are still many grey areas, but whose vitality may have represented a non-negligible element of attraction for the refined Venetian artist.
2024
Eum
Il saggio propone un’indagine filologico-letteraria sulla figura di Carlo Crivelli, per sondare l’esistenza di ‘possibili relazioni’ con il contesto intellettuale a lui circostante, che sicuramente ci furono ma delle quali al momento niente si sa in termini di dati concreti. In particolare, la ricerca si focalizza su tre tasselli tematici, che prendono spunto da altrettanti dettagli storico-artistici, relativi alle figure di Francesco Filelfo, Enea Silvio Piccolomini, Francesco Maturanzio. Importanti novità emergono riguardo alla sottoscrizione della Madonna della candeletta, qui per la prima volta sottoposta ad un esame filologico, e riguardo al milieu culturale di Camerino in cui l’opera fu elaborata. L’intento di questo lavoro, sul piano metodologico, è quello di impostare una ricerca interdisciplinare sinergica fra i diversi ambiti coinvolti, a vantaggio di una rilettura complessiva dell’espressione umanistica nelle Marche del secolo XV, sulla quale sussistono ancora molte zone d’ombra, ma la cui vitalità potrebbe aver rappresentato un elemento di attrazione non trascurabile per il raffinato artista veneziano.
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