Among the factors that, from a pedagogical and educational point of view, contribute to the realization of an inclusive community, the synergy and collaboration between educational institutions and pupils’/learners’ families has a great value. However, today, the educational covenant become an intercultural covenant, which has the duty and responsibility to grasp in the differences of ethnicity and geographic origin of children the resources and developmental potential inside each one. This paper proposes a cross-cultural and pedagogical-critical reflection on the decisive role that Italian school must assume in the process of overcoming the images, ideologies, and attitudes of superiority of the white/Western man towards the black, the different, the foreigner, popularized also through school textbooks during the 20th century. In the second part of the article, moreover, the practical experience of designing a teaching unit/workshop for the reception of the many foreign pupils who, every year, arrive in Italy and are included in educational pathways, to promote their inclusion through learning and improving Italian as a second language, is illustrated.

Tra i diversi fattori che, da un punto vista pedagogico e educativo, co-determinano la realizzazione di una comunità inclusiva, assumono grande valore la sinergia e la concertazione tra le istituzioni scolastiche e le famiglie degli educandi/discenti. Tuttavia, oggi, il patto educativo è diventato anche un patto interculturale, che ha il dovere e la responsabilità di cogliere nelle differenze di etnia e di provenienza geografica delle bambine e dei bambini le risorse e il potenziale di sviluppo in nuce in tutte/i e in ciascuna/o. Il presente contributo propone una riflessione di matrice interculturale e pedagogico-critica sul ruolo determinante che la Scuola italiana deve assumere nel processo di superamento delle immagini, delle ideologie e degli atteggiamenti di superiorità dell’uomo bianco/occidentale nei confronti del nero, del diverso, dello straniero, divulgati anche attraverso i libri scolastici di testo nel corso del Novecento. Nella seconda parte dell’articolo, inoltre, viene illustrata l’esperienza pratica di progettazione di un’unità didattica/laboratoriale funzionale all’accoglienza dei tanti alunni stranieri che, ogni anno, arrivano in Italia e vengono inseriti in percorsi di istruzione, per promuoverne l’inclusione attraverso l’apprendimento e il migliora-mento dell’italiano come seconda lingua.

Scuola, famiglia e comunità inclusive: dall’esperienza universitaria del TFA alla progettazione di un’unità didattica interculturale

Farina, T.;
2024-01-01

Abstract

Among the factors that, from a pedagogical and educational point of view, contribute to the realization of an inclusive community, the synergy and collaboration between educational institutions and pupils’/learners’ families has a great value. However, today, the educational covenant become an intercultural covenant, which has the duty and responsibility to grasp in the differences of ethnicity and geographic origin of children the resources and developmental potential inside each one. This paper proposes a cross-cultural and pedagogical-critical reflection on the decisive role that Italian school must assume in the process of overcoming the images, ideologies, and attitudes of superiority of the white/Western man towards the black, the different, the foreigner, popularized also through school textbooks during the 20th century. In the second part of the article, moreover, the practical experience of designing a teaching unit/workshop for the reception of the many foreign pupils who, every year, arrive in Italy and are included in educational pathways, to promote their inclusion through learning and improving Italian as a second language, is illustrated.
2024
FrancoAngeli
Tra i diversi fattori che, da un punto vista pedagogico e educativo, co-determinano la realizzazione di una comunità inclusiva, assumono grande valore la sinergia e la concertazione tra le istituzioni scolastiche e le famiglie degli educandi/discenti. Tuttavia, oggi, il patto educativo è diventato anche un patto interculturale, che ha il dovere e la responsabilità di cogliere nelle differenze di etnia e di provenienza geografica delle bambine e dei bambini le risorse e il potenziale di sviluppo in nuce in tutte/i e in ciascuna/o. Il presente contributo propone una riflessione di matrice interculturale e pedagogico-critica sul ruolo determinante che la Scuola italiana deve assumere nel processo di superamento delle immagini, delle ideologie e degli atteggiamenti di superiorità dell’uomo bianco/occidentale nei confronti del nero, del diverso, dello straniero, divulgati anche attraverso i libri scolastici di testo nel corso del Novecento. Nella seconda parte dell’articolo, inoltre, viene illustrata l’esperienza pratica di progettazione di un’unità didattica/laboratoriale funzionale all’accoglienza dei tanti alunni stranieri che, ogni anno, arrivano in Italia e vengono inseriti in percorsi di istruzione, per promuoverne l’inclusione attraverso l’apprendimento e il migliora-mento dell’italiano come seconda lingua.
Internazionale
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