Le learning cities tra fragilità sociale e nuove prospettive di inclusione

Nel continuum di eventi in cui siamo immersi risiede anche la dimensione della fragilità: una condizione di “mancanza”, certo, ma anche una concreta possibilità di riscatto. Da questo punto di vista, l’umanizzazione dei tessuti urbani non può prescindere dal supporto di una progettazione attenta e consapevole, funzionale al benessere e alla dignità di tutte le persone, soprattutto di quelle più fragili. A queste sollecitazioni risponde il modello di coesione sociale e di sviluppo sostenibile su cui si fonda l’idea di “learning city”: una città che si evolve e migliora “grazie a” e “per mezzo di” processi di apprendimento permanente da parte di tutti i suoi abitanti, puntando alla sintesi tra le esigenze e i bisogni delle persone, l’inclusività e l’umanizzazione del vivere comunitario.