Il problema del confronto tra teorie è uno dei temi di ricerca più rilevanti e dibattuti in didattica della matematica, che chiama in causa i fondamenti epistemologici della disciplina. In questo studio, gli autori prendono in esame, confrontandole, due delle teorie più importanti che hanno caratterizzato lo sviluppo della didattica della matematica: la teoria dell’oggettivazione (TO) e la teoria delle situazioni didattiche (TSD). La TSD ha segnato la nascita della didattica della matematica in senso moderno, focalizzando il suo interesse sulle situazioni d’aula (triangolo della didattica, effetti, clausole, contratto didattico). La TO ha segnato il passaggio da un approccio mentalista all’apprendimento della matematica a una visione olistica che, sullo sfondo di una concezione pragmatica dell’attività umana storicamente e socialmente costituita, prende in considerazione non solo il ruolo del corpo e i movimenti, nonché i diversi mezzi semiotici di oggettivazione, includendo in essi gesti e artefatti, ma anche l’idea di considerare la dimensione emotiva nei processi di apprendimento. Gli autori presentano un’approfondita analisi degli elementi fondanti delle due teorie, utili a un confronto di tipo ontologico ed epistemologico. Sulla base dei più recenti risultati di ricerca sul networking di teorie in didattica della matematica e sulla distinzione, proposta da Agazzi, tra componente referenziale e componente contestuale del significato dei termini o predicati che caratterizzano una teoria, si mostra che le due teorie sono parzialmente comparabili e parzialmente compatibili e che hanno finalità esplicative parzialmente simili; dunque come ci sia confrontabilità e non contraddizione, nonostante i diversi presupposti ontologici ed epistemologici.
La teoria dell’oggettivazione e la teoria delle situazioni didattiche: un esempio di confronto tra teorie in didattica della matematica
Santi G
2020-01-01
Abstract
Il problema del confronto tra teorie è uno dei temi di ricerca più rilevanti e dibattuti in didattica della matematica, che chiama in causa i fondamenti epistemologici della disciplina. In questo studio, gli autori prendono in esame, confrontandole, due delle teorie più importanti che hanno caratterizzato lo sviluppo della didattica della matematica: la teoria dell’oggettivazione (TO) e la teoria delle situazioni didattiche (TSD). La TSD ha segnato la nascita della didattica della matematica in senso moderno, focalizzando il suo interesse sulle situazioni d’aula (triangolo della didattica, effetti, clausole, contratto didattico). La TO ha segnato il passaggio da un approccio mentalista all’apprendimento della matematica a una visione olistica che, sullo sfondo di una concezione pragmatica dell’attività umana storicamente e socialmente costituita, prende in considerazione non solo il ruolo del corpo e i movimenti, nonché i diversi mezzi semiotici di oggettivazione, includendo in essi gesti e artefatti, ma anche l’idea di considerare la dimensione emotiva nei processi di apprendimento. Gli autori presentano un’approfondita analisi degli elementi fondanti delle due teorie, utili a un confronto di tipo ontologico ed epistemologico. Sulla base dei più recenti risultati di ricerca sul networking di teorie in didattica della matematica e sulla distinzione, proposta da Agazzi, tra componente referenziale e componente contestuale del significato dei termini o predicati che caratterizzano una teoria, si mostra che le due teorie sono parzialmente comparabili e parzialmente compatibili e che hanno finalità esplicative parzialmente simili; dunque come ci sia confrontabilità e non contraddizione, nonostante i diversi presupposti ontologici ed epistemologici.File | Dimensione | Formato | |
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