The measures imposed to limit the spread of SARS-CoV-2 infection and the condition of isolation that involves individuals and families are weakening social and relational dimension. The highest price, in terms of relationships impoverishment, is paid by the weakest people: the elderly and the children. The elderly have been forced to drastically reduce their contacts with family members, experiencing a precautionary condition of forced loneliness. The children risk a further, serious impoverishment: the lack of all moments of playing with equals, making the basis for construction of their personality. The difficult situation we are going through put children into a disorientating dilation of temporal dimension. In preschool this is marked by playful activities and moments of “relation and sharing”. Furthermore, it imposes on them a physical space – their own homes – in which, forcefully, the peer-to-peer relationship is no longer experienced. This relationship, through childood play, allows to decode social reality: its rules, its orders, its hierarchies.

Le misure di sicurezza imposte dai governi per limitare la diffusione del contagio da SARS-CoV-2 e la conseguente condizione di isolamento in cui sono coinvolti individui e famiglie stanno inevitabilmente indebolendo quella dimensione sociale e relazionale che rende unica la nostra specie. Le fasce di popolazione che stanno pagando il prezzo più alto, in termini di impoverimento delle relazioni, sono quelle deboli: anziani e bambini. Se, infatti, gli anziani sono stati costretti a ridurre drasticamente i contatti con i propri familiari, vivendo una condizione, seppur cautelativa, di solitudine forzata, i bambini stanno sperimentando un ulteriore, grave depauperamento: quello dei momenti di gioco tra pari, fondamentali per la costruzione della loro futura personalità. Il difficile periodo che stiamo attraversando sottopone i bambini a una disorientante dilatazione della dimensione temporale che, abitualmente, nella scuola dell’infanzia, è scandita da attività ludiche e momenti di con-divisione. L’isolamento, invece, impone uno spazio fisico – quello abitativo – in cui, giocoforza, non viene più esperita la relazionalità ludica tra pari, privando i bambini di un tempo imprescindibile: quello che consentirebbe loro, attraverso il gioco, di decodificare la realtà sociale, con le sue regole, i suoi ordini, le sue gerarchie.

La crisi dei valori simbolici, rituali e mimetici del gioco infantile durante la pandemia di COVID-19

Farina T.
2020-01-01

Abstract

The measures imposed to limit the spread of SARS-CoV-2 infection and the condition of isolation that involves individuals and families are weakening social and relational dimension. The highest price, in terms of relationships impoverishment, is paid by the weakest people: the elderly and the children. The elderly have been forced to drastically reduce their contacts with family members, experiencing a precautionary condition of forced loneliness. The children risk a further, serious impoverishment: the lack of all moments of playing with equals, making the basis for construction of their personality. The difficult situation we are going through put children into a disorientating dilation of temporal dimension. In preschool this is marked by playful activities and moments of “relation and sharing”. Furthermore, it imposes on them a physical space – their own homes – in which, forcefully, the peer-to-peer relationship is no longer experienced. This relationship, through childood play, allows to decode social reality: its rules, its orders, its hierarchies.
2020
FrancoAngeli
Le misure di sicurezza imposte dai governi per limitare la diffusione del contagio da SARS-CoV-2 e la conseguente condizione di isolamento in cui sono coinvolti individui e famiglie stanno inevitabilmente indebolendo quella dimensione sociale e relazionale che rende unica la nostra specie. Le fasce di popolazione che stanno pagando il prezzo più alto, in termini di impoverimento delle relazioni, sono quelle deboli: anziani e bambini. Se, infatti, gli anziani sono stati costretti a ridurre drasticamente i contatti con i propri familiari, vivendo una condizione, seppur cautelativa, di solitudine forzata, i bambini stanno sperimentando un ulteriore, grave depauperamento: quello dei momenti di gioco tra pari, fondamentali per la costruzione della loro futura personalità. Il difficile periodo che stiamo attraversando sottopone i bambini a una disorientante dilatazione della dimensione temporale che, abitualmente, nella scuola dell’infanzia, è scandita da attività ludiche e momenti di con-divisione. L’isolamento, invece, impone uno spazio fisico – quello abitativo – in cui, giocoforza, non viene più esperita la relazionalità ludica tra pari, privando i bambini di un tempo imprescindibile: quello che consentirebbe loro, attraverso il gioco, di decodificare la realtà sociale, con le sue regole, i suoi ordini, le sue gerarchie.
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