Calvino e i classici: allusioni a Ovidio e Virgilio nelle "Cosmicomiche"

Il contributo mette in rilievo l'evoluzione dell'interesse di Italo Calvino per i classici, da una fase giovanile realista e anticlassica a una matura in cui avviene una riscoperta (come l'autore teorizza nel saggio "Perché leggere i classici"). La rilettura degli antichi emerge in particolare in una sua racconta di racconti fantascientifici, le "Cosmicomiche", ricca di allusioni, tra cui spiccano quelle a due poeti latini: Ovidio per il legame tra origine del mondo e metamorfosi, e Virgilio per il personaggio di Proteo e il mito di Orfeo e Euridice, da cui Calvino trae spunto per il proteiforme protagonista Qfwfq e per la narrazione del suo amore infelice per Ayl in una nuova interpretazione moderna legata al tema dell'incomunicabilità umana.