Nelle società arcaiche il valore evocativo attribuito alla parola si manifesta più che mai nel nome proprio, lì dove l’identità della persona, protetta dai meccanismi del tabu linguistico, è altrimenti svelata da nomi sostitutivi ispirati alla dimensione etnica, che contraddicono (o contrastano) il principio dell’arbitrarietà linguistica. I meccanismi della composizione e della parafrasi, assunti a stilemi compositivi nella poesia epica ed elegiaca inglese antica di tradizione germanica, consentono la creazione di nomi propri in quanto etichette cristallizzate e trasparenti, motivate e semanticamente connotate sulla base di procedimenti linguistici di tipo morfologico, metaforico, fonosimbolico (come ben si deduce dall’analisi dei nomi dei personaggi del poema Beowulf) operando un interscambio reciproco, e più ancora una concreta assimilazione, fra sistema onomastico e lessico comune, di cui possono efficacemente giovarsi la speculazione etimologica e in generale la questione delle origini. Testo ampliato della relazione svolta alle giornate internazionali di studio “Lessicografia e onomastica 2”, promosse dal Dipartimento di Italianistica e dalla Rivista Italiana di Onomastica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma Tre, 14-16 febbraio 2008. Quaderni Internazionali di RIOn, numero 3. Supplemento al numero XIV (I semestre 2008) di RIOn
Beowulf is min nama. Istanze etnolinguistiche nell'onomastica della letteratura poetica inglese antica
CHIUSAROLI, Francesca
2008-01-01
Abstract
Nelle società arcaiche il valore evocativo attribuito alla parola si manifesta più che mai nel nome proprio, lì dove l’identità della persona, protetta dai meccanismi del tabu linguistico, è altrimenti svelata da nomi sostitutivi ispirati alla dimensione etnica, che contraddicono (o contrastano) il principio dell’arbitrarietà linguistica. I meccanismi della composizione e della parafrasi, assunti a stilemi compositivi nella poesia epica ed elegiaca inglese antica di tradizione germanica, consentono la creazione di nomi propri in quanto etichette cristallizzate e trasparenti, motivate e semanticamente connotate sulla base di procedimenti linguistici di tipo morfologico, metaforico, fonosimbolico (come ben si deduce dall’analisi dei nomi dei personaggi del poema Beowulf) operando un interscambio reciproco, e più ancora una concreta assimilazione, fra sistema onomastico e lessico comune, di cui possono efficacemente giovarsi la speculazione etimologica e in generale la questione delle origini. Testo ampliato della relazione svolta alle giornate internazionali di studio “Lessicografia e onomastica 2”, promosse dal Dipartimento di Italianistica e dalla Rivista Italiana di Onomastica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma Tre, 14-16 febbraio 2008. Quaderni Internazionali di RIOn, numero 3. Supplemento al numero XIV (I semestre 2008) di RIOnI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.