In questo lavoro sono presentati in via preliminare i risultati delle cinque campagne di scavo effettuate dall'Università degli Studi di Macerata tra il 2000 e il 2004 nel municipio romano di Tifernum Maturense, attuale Sant'Angelo in Vado nella VI regio augustea. Otto sono gli interventi di scavo in punti diversi dell'area archeologica della città per lo studio dell'antico assetto urbano ed extraurbano. Essi comprendono nell'area Campo della Pieve il 'Saggio Fosse' e il 'Saggio Strada', in via delle Ghibelline il 'Saggio Ghibelline', in località Colombaro lo scavo di riapertura delle terme romane, il 'Saggio A Cardo', il 'Saggio B Cardo', il 'Saggio C Cardo' e la 'Trincea Nord Cardo'. I saggi 'Fosse' e 'Strada' hanno restituito una fase antica fortemente compromessa da tagli moderni, che nel primo è rappresentata da un pozzetto probabilmente funerario di età primo-imperiale per la deposizione di un'olla cineraria, riconducibile all'area necropolare a sud-est del municipio tifernate; nel secondo ad una fase pre-romana appartengono fosse sparse e irregolari, probabilmente praticate per l'estrazione dell'argilla e una fossa-canale per il presumibile deflusso delle acque, ad una fase primo e medio-imperiale la costruzione di una strada romana, larga 10 piedi, di andamento est-ovest, per il probabile collegamento tra Tifernum Mataurense, Pitinum Mergens e la via consolare Salaria. Il 'Saggio Ghibelline', invece, ha evidenziato una duplice fase antica ampiamente compromessa da interventi moderni. All’età primo-imperiale si riferisce l’impianto di un incrocio stradale ad assi viari perpendicolari (cardo e decumanus) con il piano ad acciottolato, a cui è connessa una parallela condotta fognaria in opus vittatum e a lastroni trasversali come copertura; un plinto forse a basamento di un pilastro attesterebbe l’esistenza di un portico delimitante il decumano. Alla media età imperiale è ascrivibile la realizzazione di una rete viaria lastricata a grandi basoli di arenaria, che ricalca quella preesistente; sotto scorre la rete fognaria, formata da un grande collettore piegato ad arco di cerchio da sud verso est, costruito in opus vittatum, e da due diramazioni minori, tra loro parallele, dirette verso ovest. L'intervento nell'area delle Terme romane è stato mirato a riaprire il settore sud-occidentale del complesso termale antico, già parzialmente scavato dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche di Ancona nel 1957-1959 e poi ricoperto per ragioni conservative negli anni '60; lo scavo, che ha riportato alla luce resti di vari ambienti, tra cui l’ampio calidarium riscaldato col sistema dell'ipocausto. Riguardo i piccoli saggi ‘A’, ‘B’, ‘C’, praticati lungo la linea mediana del cardo maximus in corrispondenza di una vecchia trincea per un filare di vite hanno permesso di conoscere la composizione dello strato preparatorio del basolato stradale, formato da una massicciata di grandi ciottoli di fiume, schegge di arenaria e laterizi, malta e terra e da uno strato superiore di piccoli e medi ciottoli fluviali, legati da malta magra; reperti ceramici collocano l’opera all’età medio-imperiale, coincidente con quella evidenziata per i saggi ‘Strada’ e ‘Ghibelline’. Nell’ultimo taglio, la ‘Trincea Nord Cardo’, è stato portato alla luce un lungo tratto del collettore fognario romano che corre lungo il bordo occidentale del settore nord del cardo maximus. Dalle testimonianze raccolte nel quinquennio di indagini è stato possibile supporre per l’antico centro tifernate due fasi di urbanizzazione, la prima collocabile in età primo-imperiale che prevede l’impianto a scacchiera delle reti stradali e fognarie e la probabile realizzazione del foro, delle terme e dei portici. La seconda, inquadrabile tra la fine del I sec. d.C. e la media età imperiale, inserita in contesto di riorganizzazione urbanistica, che prevede l’ampliamento verso sud-est della città, la costruzione di una rete viaria lastricata e il potenziamento della rete fognaria.

Scavi e ricerche archeologiche dell’Università degli Studi di Macerata a Tifernum Mataurense (S. Angelo in Vado-PU). Le campagne di scavo 2000-2004.

CATANI, Enzo;STORTONI, EMANUELA
2009-01-01

Abstract

In questo lavoro sono presentati in via preliminare i risultati delle cinque campagne di scavo effettuate dall'Università degli Studi di Macerata tra il 2000 e il 2004 nel municipio romano di Tifernum Maturense, attuale Sant'Angelo in Vado nella VI regio augustea. Otto sono gli interventi di scavo in punti diversi dell'area archeologica della città per lo studio dell'antico assetto urbano ed extraurbano. Essi comprendono nell'area Campo della Pieve il 'Saggio Fosse' e il 'Saggio Strada', in via delle Ghibelline il 'Saggio Ghibelline', in località Colombaro lo scavo di riapertura delle terme romane, il 'Saggio A Cardo', il 'Saggio B Cardo', il 'Saggio C Cardo' e la 'Trincea Nord Cardo'. I saggi 'Fosse' e 'Strada' hanno restituito una fase antica fortemente compromessa da tagli moderni, che nel primo è rappresentata da un pozzetto probabilmente funerario di età primo-imperiale per la deposizione di un'olla cineraria, riconducibile all'area necropolare a sud-est del municipio tifernate; nel secondo ad una fase pre-romana appartengono fosse sparse e irregolari, probabilmente praticate per l'estrazione dell'argilla e una fossa-canale per il presumibile deflusso delle acque, ad una fase primo e medio-imperiale la costruzione di una strada romana, larga 10 piedi, di andamento est-ovest, per il probabile collegamento tra Tifernum Mataurense, Pitinum Mergens e la via consolare Salaria. Il 'Saggio Ghibelline', invece, ha evidenziato una duplice fase antica ampiamente compromessa da interventi moderni. All’età primo-imperiale si riferisce l’impianto di un incrocio stradale ad assi viari perpendicolari (cardo e decumanus) con il piano ad acciottolato, a cui è connessa una parallela condotta fognaria in opus vittatum e a lastroni trasversali come copertura; un plinto forse a basamento di un pilastro attesterebbe l’esistenza di un portico delimitante il decumano. Alla media età imperiale è ascrivibile la realizzazione di una rete viaria lastricata a grandi basoli di arenaria, che ricalca quella preesistente; sotto scorre la rete fognaria, formata da un grande collettore piegato ad arco di cerchio da sud verso est, costruito in opus vittatum, e da due diramazioni minori, tra loro parallele, dirette verso ovest. L'intervento nell'area delle Terme romane è stato mirato a riaprire il settore sud-occidentale del complesso termale antico, già parzialmente scavato dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche di Ancona nel 1957-1959 e poi ricoperto per ragioni conservative negli anni '60; lo scavo, che ha riportato alla luce resti di vari ambienti, tra cui l’ampio calidarium riscaldato col sistema dell'ipocausto. Riguardo i piccoli saggi ‘A’, ‘B’, ‘C’, praticati lungo la linea mediana del cardo maximus in corrispondenza di una vecchia trincea per un filare di vite hanno permesso di conoscere la composizione dello strato preparatorio del basolato stradale, formato da una massicciata di grandi ciottoli di fiume, schegge di arenaria e laterizi, malta e terra e da uno strato superiore di piccoli e medi ciottoli fluviali, legati da malta magra; reperti ceramici collocano l’opera all’età medio-imperiale, coincidente con quella evidenziata per i saggi ‘Strada’ e ‘Ghibelline’. Nell’ultimo taglio, la ‘Trincea Nord Cardo’, è stato portato alla luce un lungo tratto del collettore fognario romano che corre lungo il bordo occidentale del settore nord del cardo maximus. Dalle testimonianze raccolte nel quinquennio di indagini è stato possibile supporre per l’antico centro tifernate due fasi di urbanizzazione, la prima collocabile in età primo-imperiale che prevede l’impianto a scacchiera delle reti stradali e fognarie e la probabile realizzazione del foro, delle terme e dei portici. La seconda, inquadrabile tra la fine del I sec. d.C. e la media età imperiale, inserita in contesto di riorganizzazione urbanistica, che prevede l’ampliamento verso sud-est della città, la costruzione di una rete viaria lastricata e il potenziamento della rete fognaria.
2009
9788888617220
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