Un dilemma di fondo investe il rapporto tra l’ombra del dolore e la luce della speranza: il dolore deve sempre considerarsi “disperato” e in quanto tale indegno dell’umano, oppure oltre la sua opacità è possibile intravedere un rimando ulteriore, non evasivo o consolatorio? A partire da questa domanda, il volume s’interroga sulla possibilità di elaborare un’etica capace di coniugare cura e responsabilità: alla responsabilità della cura, che si fa carico di riconoscerne il valore inderogabile per l’intero spettro delle relazioni interumane, corrisponde la cura della responsabilità, vale a dire la sua coltivazione, assunta come principio della convivenza e parte integrante del bene comune. Siamo così rinviati a una fondamentale questione antropologica: chi è quell’essere enigmatico e fragile in cui dolore e speranza si toccano? Quale responsabilità abbiamo nei suoi confronti e quali sono i registri della cura che, facendo i conti con il limite della finitezza, dobbiamo dispiegare, senza chiudere gli occhi dinanzi al dolore e senza chiudere le porte alla speranza? Il volume raccoglie contributi di Luigi Alici (Invito alla lettura), Francesco Miano (Orizzonti della responsabilità), Grazia Tagliavia (Il dolore, una ferita incurabile?), Maurizio Chiodi (La speranza tra domanda etica e risposta religiosa), Carla Canullo (Sul dolore, sulla speranza), Maria Teresa Russo (La relazione medico-paziente, sintesi di responsabilità e speranza), Giuseppe Galli (Psicologia della speranza e medicina oncologica), Anna Scopa (Confrontarsi con la fine della vita: tra sofferenza e speranza).

Il dolore e la speranza. Cura della responsabilità, responsabilità della cura

ALICI, Luigino
2011-01-01

Abstract

Un dilemma di fondo investe il rapporto tra l’ombra del dolore e la luce della speranza: il dolore deve sempre considerarsi “disperato” e in quanto tale indegno dell’umano, oppure oltre la sua opacità è possibile intravedere un rimando ulteriore, non evasivo o consolatorio? A partire da questa domanda, il volume s’interroga sulla possibilità di elaborare un’etica capace di coniugare cura e responsabilità: alla responsabilità della cura, che si fa carico di riconoscerne il valore inderogabile per l’intero spettro delle relazioni interumane, corrisponde la cura della responsabilità, vale a dire la sua coltivazione, assunta come principio della convivenza e parte integrante del bene comune. Siamo così rinviati a una fondamentale questione antropologica: chi è quell’essere enigmatico e fragile in cui dolore e speranza si toccano? Quale responsabilità abbiamo nei suoi confronti e quali sono i registri della cura che, facendo i conti con il limite della finitezza, dobbiamo dispiegare, senza chiudere gli occhi dinanzi al dolore e senza chiudere le porte alla speranza? Il volume raccoglie contributi di Luigi Alici (Invito alla lettura), Francesco Miano (Orizzonti della responsabilità), Grazia Tagliavia (Il dolore, una ferita incurabile?), Maurizio Chiodi (La speranza tra domanda etica e risposta religiosa), Carla Canullo (Sul dolore, sulla speranza), Maria Teresa Russo (La relazione medico-paziente, sintesi di responsabilità e speranza), Giuseppe Galli (Psicologia della speranza e medicina oncologica), Anna Scopa (Confrontarsi con la fine della vita: tra sofferenza e speranza).
2011
9788854842458
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