I francescani dell’Osservanza, attraverso le prediche sulla mercatura, sull’usura e sulla carità, promuovono un tipo d’economia, strettamente connessa al mercato e all’affidabilità imprenditoriale del mercante, il quale deve essere in grado di far circolare fruttuosamente il denaro e poi di investire parte dei suoi introiti in opere caritatevoli o di pubblica utilità, in funzione della sua salvezza. Non di rado tali investimenti si concretizzano nella commissione di immagini, spesso esposte proprio in chiese francescane, o nel sostentamento del Monte di Pietà, un’istituzione bancaria, inventata e difesa dagli osservanti, che, spesso in rivalità col banco ebraico, prestava denaro su pegno. La promozione e la legittimazione di questo istituto, che sin dalla sua nascita genera numerose dispute, è affidata non solo alle prediche, ma anche alle opere d’arte. Nella Marca appenninica di fine Quattrocento sono state prodotte a tale scopo almeno tre immagini. Con la loro simile iconografia, la Figura della vita eterna, ideata dal predicatore osservante Marco da Montegallo, la Madonna del Monte di Caldarola, dipinta dal sanseverinate Lorenzo d’Alessandro, e l’omologa Madonna del Monte di Massa Fermana, realizzata da Vittore Crivelli, dimostrano come un contenuto moderno possa ancora esprimersi efficacemente con costrutti arcaizzanti, nel “centro” geografico di una riforma spirituale ed economica ricca di conseguenza.
Gestire il denaro, gestire la salvezza. Tre immagini a sostegno del Monte di Pietà: Marco da Montegallo, Lorenzo d'Alessandro e Vittore Crivelli
CAPRIOTTI, GIUSEPPE
2011-01-01
Abstract
I francescani dell’Osservanza, attraverso le prediche sulla mercatura, sull’usura e sulla carità, promuovono un tipo d’economia, strettamente connessa al mercato e all’affidabilità imprenditoriale del mercante, il quale deve essere in grado di far circolare fruttuosamente il denaro e poi di investire parte dei suoi introiti in opere caritatevoli o di pubblica utilità, in funzione della sua salvezza. Non di rado tali investimenti si concretizzano nella commissione di immagini, spesso esposte proprio in chiese francescane, o nel sostentamento del Monte di Pietà, un’istituzione bancaria, inventata e difesa dagli osservanti, che, spesso in rivalità col banco ebraico, prestava denaro su pegno. La promozione e la legittimazione di questo istituto, che sin dalla sua nascita genera numerose dispute, è affidata non solo alle prediche, ma anche alle opere d’arte. Nella Marca appenninica di fine Quattrocento sono state prodotte a tale scopo almeno tre immagini. Con la loro simile iconografia, la Figura della vita eterna, ideata dal predicatore osservante Marco da Montegallo, la Madonna del Monte di Caldarola, dipinta dal sanseverinate Lorenzo d’Alessandro, e l’omologa Madonna del Monte di Massa Fermana, realizzata da Vittore Crivelli, dimostrano come un contenuto moderno possa ancora esprimersi efficacemente con costrutti arcaizzanti, nel “centro” geografico di una riforma spirituale ed economica ricca di conseguenza.File | Dimensione | Formato | |
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