Questo articolo rappresenta il frutto della relazione che l’autore ha tenuto nel corso del Convegno annuale di studio organizzato nel giugno 2008, a Monte Sant’Angelo, dalla Società Italiana di Pedagogia e vede confluire, per il tramite di una sintesi critica, riferimenti propri di tre ambiti di ricerca frequentati dall’autore medesimo: pedagogia dell’infanzia, educazione estetica ed educazione morale. Oggetto del contributo, infatti, è la scuola dell’infanzia, concepita, da una parte, come centro animatore dell’auspicabile edificazione di una “comunità rassicurante” in grado di restituire una centralità reale al bambino in luogo di una “falsa centralità” celebrata in plurimi modi, testimoniando così il passaggio da una cultura pedagogicamente immatura ad una finalmente matura, e, dall’altra, come luogo atto a creare comunità, facendo perno educativo attorno ad attività cooperative – in primis alimentate giustappunto dall’incontro con la Bellezza artistica – finalizzate alla crescita del fanciullo in termini etico-morali, di responsabilità socio-relazionale e di strutturazione di un’identità solidale. Ciò nondimeno, se le argomentazioni prodotte in ordine alla domanda veicolata dalla tavola rotonda cui ha partecipato l’autore – “Come immaginano, i giovani pedagogisti, la scuola tra vent’anni?” – forniscono una prima risposta che evidenzia la centralità della cooperazione, lo stupore si attesta come bersaglio necessario della seconda risposta. In effetti, la scuola dell’infanzia del futuro, sempre che voglia educare integralmente i bambini, non dovrebbe dimenticare di celebrare ogni funzione dell’intelligenza e della personalità (adagiandosi sulla promozione della sola dimensione logico-razionale), contemplando finanche lo stupore come viatico educativo che può introdurre all’incontro con diverse opportunità formative: di tipo cognitivo, ancora di tipo etico-morale, nonché connesse con la coltivazione dell’“a-logico” e del pensiero antidogmatico. ULTERIORI INFORMAZIONI Atti del Convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) "Pluralismo e autonomia della pedagogia" - Atti della Tavola Rotonda "Temi e problemi: la scuola tra vent'anni. Le utopie dei giovani pedagogisti". Sede del convegno: Monte S. Angelo (FG). Data del convegno: 3-5/06/2008.
La scuola del bambino tra cooperazione e stupore
d'ANIELLO, FABRIZIO
2008-01-01
Abstract
Questo articolo rappresenta il frutto della relazione che l’autore ha tenuto nel corso del Convegno annuale di studio organizzato nel giugno 2008, a Monte Sant’Angelo, dalla Società Italiana di Pedagogia e vede confluire, per il tramite di una sintesi critica, riferimenti propri di tre ambiti di ricerca frequentati dall’autore medesimo: pedagogia dell’infanzia, educazione estetica ed educazione morale. Oggetto del contributo, infatti, è la scuola dell’infanzia, concepita, da una parte, come centro animatore dell’auspicabile edificazione di una “comunità rassicurante” in grado di restituire una centralità reale al bambino in luogo di una “falsa centralità” celebrata in plurimi modi, testimoniando così il passaggio da una cultura pedagogicamente immatura ad una finalmente matura, e, dall’altra, come luogo atto a creare comunità, facendo perno educativo attorno ad attività cooperative – in primis alimentate giustappunto dall’incontro con la Bellezza artistica – finalizzate alla crescita del fanciullo in termini etico-morali, di responsabilità socio-relazionale e di strutturazione di un’identità solidale. Ciò nondimeno, se le argomentazioni prodotte in ordine alla domanda veicolata dalla tavola rotonda cui ha partecipato l’autore – “Come immaginano, i giovani pedagogisti, la scuola tra vent’anni?” – forniscono una prima risposta che evidenzia la centralità della cooperazione, lo stupore si attesta come bersaglio necessario della seconda risposta. In effetti, la scuola dell’infanzia del futuro, sempre che voglia educare integralmente i bambini, non dovrebbe dimenticare di celebrare ogni funzione dell’intelligenza e della personalità (adagiandosi sulla promozione della sola dimensione logico-razionale), contemplando finanche lo stupore come viatico educativo che può introdurre all’incontro con diverse opportunità formative: di tipo cognitivo, ancora di tipo etico-morale, nonché connesse con la coltivazione dell’“a-logico” e del pensiero antidogmatico. ULTERIORI INFORMAZIONI Atti del Convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) "Pluralismo e autonomia della pedagogia" - Atti della Tavola Rotonda "Temi e problemi: la scuola tra vent'anni. Le utopie dei giovani pedagogisti". Sede del convegno: Monte S. Angelo (FG). Data del convegno: 3-5/06/2008.File | Dimensione | Formato | |
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