Il saggio prende in esame un manoscritto inedito e fino ad ora sconosciuto, conservato presso la Biblioteca Civica «Romolo Spezioli» di Fermo: si tratta di un testamento ‘morale’ scritto alla fine del XIII secolo da un funzionario podestarile, Pietro da Fermo, mentre si trovava al seguito del podestà Offreduccio di Falerone nella città di Rieti e indirizzato ai suoi figli. Il testo si articola in ottantatre rubriche, che raccolgono prevalentemente sententiae e proverbi derivanti dalla tradizione classica e medievale. Il dettato del testo non ambisce ad alcuna pretesa di originalità né di letterarietà, ma risulta nondimeno significativo, dal punto di vista euristico, in quanto denota la circolazione, all’interno di una cultura media come quella interpretata da Pietro da Fermo, delle idee variamente sviluppate nella coeva letteratura didattica. Quella che l’autore veicola nel suo testo è un’educazione di tipo pragmatico, rivolta al cittadino consapevole degli assetti istituzionali e delle pratiche sociali della città comunale, nei delicati equilibri della quale si svolge concretamente l’esperienza di vita dell’autore e dei suoi destinatari.
Moderazione del vivere cittadino: il "Testamentum" di Pietro da Fermo (1292)
PIRANI, FRANCESCO
2011-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame un manoscritto inedito e fino ad ora sconosciuto, conservato presso la Biblioteca Civica «Romolo Spezioli» di Fermo: si tratta di un testamento ‘morale’ scritto alla fine del XIII secolo da un funzionario podestarile, Pietro da Fermo, mentre si trovava al seguito del podestà Offreduccio di Falerone nella città di Rieti e indirizzato ai suoi figli. Il testo si articola in ottantatre rubriche, che raccolgono prevalentemente sententiae e proverbi derivanti dalla tradizione classica e medievale. Il dettato del testo non ambisce ad alcuna pretesa di originalità né di letterarietà, ma risulta nondimeno significativo, dal punto di vista euristico, in quanto denota la circolazione, all’interno di una cultura media come quella interpretata da Pietro da Fermo, delle idee variamente sviluppate nella coeva letteratura didattica. Quella che l’autore veicola nel suo testo è un’educazione di tipo pragmatico, rivolta al cittadino consapevole degli assetti istituzionali e delle pratiche sociali della città comunale, nei delicati equilibri della quale si svolge concretamente l’esperienza di vita dell’autore e dei suoi destinatari.File | Dimensione | Formato | |
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