Misurarsi con la formazione della persona rinvia ad un lavoro di indagine che guarda agli orizzonti antropologici, culturali e linguistici in cui il soggetto cresce, si sviluppa, si forma. Questo lavoro di analisi evidenzia come gli scenari della contemporaneità esprimano la condizione fortemente contraddittoria dell’essere: per un verso, sono radicalmente innovatori, per altro verso, sono estremamente drammatici e conflittuali. La politica educativa è diventata il concentrato dei più rilevanti paradossi delle scelte dei sistemi di governo contemporanei. La fiducia nella libera responsabilità individuale potrebbe, quindi, essere un modo per orientare in maniera meno paralizzante le misure di cautela: lo iato tra intenzione ed azione umana, tra programma e risultato, che mette in guardia in presenza di ragionevoli motivi di pericolo, si può tradurre in volontà di dialogo, carica di una dimensione etica che, nello specifico, può corrispondere ad una ricerca etica per la sostenibilità. La sostenibilità, in quanto concetto etico, si definisce come posizione eccentrica rispetto alle dinamiche dei processi di globalizzazione, perseguendo la contaminazione dei linguaggi scientifici, ambientali, legislativi, mediatici per un’azione e trasformazione degli strumenti di relazione, coerente con il rispetto del valore intrinseco della natura umana e delle forme di vita non-umane. L’etica della sostenibilità può essere corroborata da un’etica dell’educativo, da una prassi sostenibile dove ogni cambiamento viene percepito come atto interiore, come atto di volontà propria che si trasforma in una responsabilità collettiva: scoprendo come modificare i procedimenti di altruismo/egoismo, attraverso l’unica via di riorganizzazione dell’esperienza che viene offerta dalle dinamiche della ricerca, si educa lo spirito a una condotta di vita nutrita di una conoscenza intersoggettivamente convalidata, di forme comportamentali basate sulla forza del pensiero critico e di competenze inerenti alla capacità di porre e risolvere problemi.

Per una filosofia "politica" dell'educazione

STARA, FLAVIA
2010-01-01

Abstract

Misurarsi con la formazione della persona rinvia ad un lavoro di indagine che guarda agli orizzonti antropologici, culturali e linguistici in cui il soggetto cresce, si sviluppa, si forma. Questo lavoro di analisi evidenzia come gli scenari della contemporaneità esprimano la condizione fortemente contraddittoria dell’essere: per un verso, sono radicalmente innovatori, per altro verso, sono estremamente drammatici e conflittuali. La politica educativa è diventata il concentrato dei più rilevanti paradossi delle scelte dei sistemi di governo contemporanei. La fiducia nella libera responsabilità individuale potrebbe, quindi, essere un modo per orientare in maniera meno paralizzante le misure di cautela: lo iato tra intenzione ed azione umana, tra programma e risultato, che mette in guardia in presenza di ragionevoli motivi di pericolo, si può tradurre in volontà di dialogo, carica di una dimensione etica che, nello specifico, può corrispondere ad una ricerca etica per la sostenibilità. La sostenibilità, in quanto concetto etico, si definisce come posizione eccentrica rispetto alle dinamiche dei processi di globalizzazione, perseguendo la contaminazione dei linguaggi scientifici, ambientali, legislativi, mediatici per un’azione e trasformazione degli strumenti di relazione, coerente con il rispetto del valore intrinseco della natura umana e delle forme di vita non-umane. L’etica della sostenibilità può essere corroborata da un’etica dell’educativo, da una prassi sostenibile dove ogni cambiamento viene percepito come atto interiore, come atto di volontà propria che si trasforma in una responsabilità collettiva: scoprendo come modificare i procedimenti di altruismo/egoismo, attraverso l’unica via di riorganizzazione dell’esperienza che viene offerta dalle dinamiche della ricerca, si educa lo spirito a una condotta di vita nutrita di una conoscenza intersoggettivamente convalidata, di forme comportamentali basate sulla forza del pensiero critico e di competenze inerenti alla capacità di porre e risolvere problemi.
2010
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