I nazionalismi utilizzano il territorio come elemento ideologico e culturale, come fattore di coesione sociale, come spazio fisico ed economico sul quale sviluppare le proprie strategie geopolitiche. Un’analisi di queste componenti ci permette, pertanto, di mettere in evidenza il rapporto tra geografia e nazionalismo. La Spagna, in proposito, può essere considerata un esempio recente di riformulazione della logica nazionale poiché, fin dal 1977, è passata da una concezione unificatrice della nazione spagnola, fortemente propugnata dalla dittatura franchista, ad una concezione multinazionale dello Stato che affonda le proprie radici principalmente nei movimenti nazionalistici galiziano, catalano e basco, sorti alla fine del XIX secolo. Questi nazionalismi cavalcano tutti un’immagine idealizzata delle storie delle proprie regioni, ma seppur con alcuni elementi originari comuni, hanno avuto un peso ed un contenuto diversi: prevalentemente culturale quello galiziano, prevalentemente economico quello catalano e prevalentemente politico, con preoccupanti risvolti terroristici, quello basco. Oggi, inoltre, si è innescato da più parti un processo emulativo di sempre maggiori rivendicazioni autonomistiche che sembra mettere in gioco la stessa integrità territoriale dello Stato, anche se nello spirito dei padri costituenti della Spagna democratica era prevalso un sentimento di chiara coesione tra le distinte Comunità Autonome.
Geografia e nazionalismi: il caso della Spagna
ROVATI, Paolo
2009-01-01
Abstract
I nazionalismi utilizzano il territorio come elemento ideologico e culturale, come fattore di coesione sociale, come spazio fisico ed economico sul quale sviluppare le proprie strategie geopolitiche. Un’analisi di queste componenti ci permette, pertanto, di mettere in evidenza il rapporto tra geografia e nazionalismo. La Spagna, in proposito, può essere considerata un esempio recente di riformulazione della logica nazionale poiché, fin dal 1977, è passata da una concezione unificatrice della nazione spagnola, fortemente propugnata dalla dittatura franchista, ad una concezione multinazionale dello Stato che affonda le proprie radici principalmente nei movimenti nazionalistici galiziano, catalano e basco, sorti alla fine del XIX secolo. Questi nazionalismi cavalcano tutti un’immagine idealizzata delle storie delle proprie regioni, ma seppur con alcuni elementi originari comuni, hanno avuto un peso ed un contenuto diversi: prevalentemente culturale quello galiziano, prevalentemente economico quello catalano e prevalentemente politico, con preoccupanti risvolti terroristici, quello basco. Oggi, inoltre, si è innescato da più parti un processo emulativo di sempre maggiori rivendicazioni autonomistiche che sembra mettere in gioco la stessa integrità territoriale dello Stato, anche se nello spirito dei padri costituenti della Spagna democratica era prevalso un sentimento di chiara coesione tra le distinte Comunità Autonome.File | Dimensione | Formato | |
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