Il saggio analizza la presenza ricorrente di un dipinto del pittore portoricano José Campeche nella narrativa e nell’arte figurativa contemporanee, al fine di tracciare una ideale continuità nelle diverse interpretazioni dell’identità nazionale di Portorico. Il soggetto raffigurato, il bambino deforme privo di arti superiori, diviene simbolo dell’idenmtità insulare: l’impossibilità del movimento autonomo, la forza dirompente e sovversiva della malformazione, la volontà di fuga e l’elemento esoterico sono alla base delle riscritture del narratore Edgardo Rodríguez Juliá e della sua costante ricerca espressiva sul tema dell’auto-rappresentazione.
Portoricani. Sembianze dall'album di famiglia.
SALVIONI, AMANDA
2006-01-01
Abstract
Il saggio analizza la presenza ricorrente di un dipinto del pittore portoricano José Campeche nella narrativa e nell’arte figurativa contemporanee, al fine di tracciare una ideale continuità nelle diverse interpretazioni dell’identità nazionale di Portorico. Il soggetto raffigurato, il bambino deforme privo di arti superiori, diviene simbolo dell’idenmtità insulare: l’impossibilità del movimento autonomo, la forza dirompente e sovversiva della malformazione, la volontà di fuga e l’elemento esoterico sono alla base delle riscritture del narratore Edgardo Rodríguez Juliá e della sua costante ricerca espressiva sul tema dell’auto-rappresentazione.File | Dimensione | Formato | |
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