Relazione letta nel convegno di studi del 27 maggio 2006 sull'abbazia di Sant'Elena all'Esino. Com’è noto, l’ornato plastico, esteso ai capitelli della cripta e dei pilastri delle navate e al portale, rappresenta uno degli elementi qualificanti e più caratteristici della chiesa abbaziale di Sant’Elena all’Esino, nelle Marche. Oggetto di scarsa e superficiale attenzione da parte della critica, tale apparato viene qui sottoposto innanzitutto a una puntuale e serrata analisi materiale e stilistica, che permette di dividerlo in due nuclei distinti, riferibili a due diverse fasi costruttive dell’edificio, e quindi a due differenti termini cronologici: alla fine dell’XI secolo e alla fase 1 i capitelli della cripta; agli anni a cavallo del 1200 e alla fase 2, l’ornato del portale e i capitelli dell’aula chiesastica, che svelano stringenti affinità con la decorazione scultore del portale della chiesa di Santa Maria di Piazza ad Ancona (datata 1210). Sottoposto a ulteriori approfondimenti anche di carattere iconografico e iconologico, questo secondo nucleo di rilievi svela l’esistenza di un preciso programma simbolico nella decorazione, i cui soggetti e la cui distribuzione intendono rimarcare la funzione simbolica degli spazi della chiesa.
"Paratam sicut sponsam ornatam viro suo": approfondimenti critici e proposte interpretative per l'apparato scultoreo dell'abbazia di Sant'Elena all'Esino
VERGANI, Graziano Alfredo
2008-01-01
Abstract
Relazione letta nel convegno di studi del 27 maggio 2006 sull'abbazia di Sant'Elena all'Esino. Com’è noto, l’ornato plastico, esteso ai capitelli della cripta e dei pilastri delle navate e al portale, rappresenta uno degli elementi qualificanti e più caratteristici della chiesa abbaziale di Sant’Elena all’Esino, nelle Marche. Oggetto di scarsa e superficiale attenzione da parte della critica, tale apparato viene qui sottoposto innanzitutto a una puntuale e serrata analisi materiale e stilistica, che permette di dividerlo in due nuclei distinti, riferibili a due diverse fasi costruttive dell’edificio, e quindi a due differenti termini cronologici: alla fine dell’XI secolo e alla fase 1 i capitelli della cripta; agli anni a cavallo del 1200 e alla fase 2, l’ornato del portale e i capitelli dell’aula chiesastica, che svelano stringenti affinità con la decorazione scultore del portale della chiesa di Santa Maria di Piazza ad Ancona (datata 1210). Sottoposto a ulteriori approfondimenti anche di carattere iconografico e iconologico, questo secondo nucleo di rilievi svela l’esistenza di un preciso programma simbolico nella decorazione, i cui soggetti e la cui distribuzione intendono rimarcare la funzione simbolica degli spazi della chiesa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.