Le conclusioni dell’articolato dibattito svoltosi in Italia intorno alla teoria del valore di Marx dopo la pubblicazione di Produzione di merci a mezzo di merci di Sraffa, quasi unanimemente accettate, individuano in questa teoria una contraddizione logico-analitica non superabile tra la dimensione del valore e quella dei prezzi, contraddizione che dimostrerebbe per la maggioranza degli studiosi il carattere non scientifico e metafisico della teoria stessa. In realtà queste conclusioni non sono giustificate né dall’analisi contenuta in Produzione di merci, né dal pensiero di Sraffa, così come appare dalle carte inedite che si cominciano oggi a conoscere. La dimensione dei prezzi relativi, infatti, non esaurisce l’analisi condotta in Produzione di merci a mezzo di merci. Quando Sraffa intende studiare la relazione tra saggio di salario e saggio di profitto, cioè i rapporti sociali, sia pure considerati riduttivamente, rispetto alla teoria marxiana, solo come rapporti di distribuzione del reddito, deve introdurre la dimensione del valore, intesa come dimensione “macro-sociale” riferita alla totalità del sistema economico. In questo senso il saggio di salario da prezzo relativo, la cui unità di misura cambia necessariamente al variare della distribuzione, diviene un rapporto, un numero assoluto, identificato con la quota dei salari sul reddito. Questa operazione è possibile solo eguagliando il valore “macro” del reddito aggregato alla quantità di lavoro diretto impiegato nel sistema. Ma in questo modo il reddito aggregato è dato, in termini di valore, rispetto ai prezzi relativi dei singoli beni che lo compongono. In questo quadro si possono trovare significative analogie tra l’analisi di Sraffa e quella della new interpretation di Foley, Duménil e Lipietz, che si propongono di difendere la teoria di Marx mostrando come l’eguaglianza tra la somma dei prezzi e la somma dei valori debba essere mantenuta per il prodotto netto e non per il prodotto lordo. Queste considerazioni mostrano come le categorie del valore e del plusvalore di Marx non sono categorie metafisiche prive di contenuto scientifico.

Le conclusioni non concludenti del dibattito su Marx tra gli economisti italiani dopo il 1960

PERRI, Stefano
2007-01-01

Abstract

Le conclusioni dell’articolato dibattito svoltosi in Italia intorno alla teoria del valore di Marx dopo la pubblicazione di Produzione di merci a mezzo di merci di Sraffa, quasi unanimemente accettate, individuano in questa teoria una contraddizione logico-analitica non superabile tra la dimensione del valore e quella dei prezzi, contraddizione che dimostrerebbe per la maggioranza degli studiosi il carattere non scientifico e metafisico della teoria stessa. In realtà queste conclusioni non sono giustificate né dall’analisi contenuta in Produzione di merci, né dal pensiero di Sraffa, così come appare dalle carte inedite che si cominciano oggi a conoscere. La dimensione dei prezzi relativi, infatti, non esaurisce l’analisi condotta in Produzione di merci a mezzo di merci. Quando Sraffa intende studiare la relazione tra saggio di salario e saggio di profitto, cioè i rapporti sociali, sia pure considerati riduttivamente, rispetto alla teoria marxiana, solo come rapporti di distribuzione del reddito, deve introdurre la dimensione del valore, intesa come dimensione “macro-sociale” riferita alla totalità del sistema economico. In questo senso il saggio di salario da prezzo relativo, la cui unità di misura cambia necessariamente al variare della distribuzione, diviene un rapporto, un numero assoluto, identificato con la quota dei salari sul reddito. Questa operazione è possibile solo eguagliando il valore “macro” del reddito aggregato alla quantità di lavoro diretto impiegato nel sistema. Ma in questo modo il reddito aggregato è dato, in termini di valore, rispetto ai prezzi relativi dei singoli beni che lo compongono. In questo quadro si possono trovare significative analogie tra l’analisi di Sraffa e quella della new interpretation di Foley, Duménil e Lipietz, che si propongono di difendere la teoria di Marx mostrando come l’eguaglianza tra la somma dei prezzi e la somma dei valori debba essere mantenuta per il prodotto netto e non per il prodotto lordo. Queste considerazioni mostrano come le categorie del valore e del plusvalore di Marx non sono categorie metafisiche prive di contenuto scientifico.
2007
9788872854754
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