Questo denso contributo si propone di rimarcare la necessità, a fronte delle recenti trasformazioni che hanno investito la riconfigurazione delle modalità produttive, di ricomprendere in senso pedagogico la formazione professionale erogata internamente o esternamente alle imprese, sollecitando la ricomposizione della frattura tra formazione tecnico-specialistica e formazione umana ed evidenziando ad un tempo i vantaggi che ne possono discendere sul piano personale e di progettualità esistenziale (dal punto di vista dei formandi) e su quello performativo (dal punto di vista degli stessi formandi e delle imprese). In particolare, ai fini di tale ricomposizione, viene posto innanzitutto in luce il guadagno che una formazione professionale concepita come attività educativa può ottenere in vista dell’auspicabile passaggio da un rapporto formativo intessuto su basi tecniche ad uno costruito su fondamenta etiche, teso cioè ad avvalorare insieme la crescita lavorativa e la crescita dell’uomo che lavora. L’articolo può essere suddiviso in quattro parti: la prima parte mira a confrontare le nozioni di educazione e formazione, sottolineando, appunto, l’apporto arricchente che la prima può arrecare alla seconda; la seconda parte, invece, intende esplorare l’accessibilità pedagogica alle questioni del lavoro produttivo nel corso della storia occidentale, con peculiare attenzione rivolta all’evoluzione degli approcci formativi; la terza parte riguarda, altresì, la disamina delle lacune interne al sistema della formazione professionale attuale, specie quella finanziata in ambito FSE, con conseguente accento posto sulla premura di concretizzare il passaggio suddetto e di incrementare l’etica della responsabilità formativa; la quarta parte, infine, scandaglia la natura di siffatta etica, proponendo indicazioni utili sul versante della professionalità, della trasparenza delle azioni formative, della dedizione e cura educativa, della testimonianza ontologica e della deontologia professionale.

La dimensione etica della formazione professionale

d'ANIELLO, FABRIZIO
2006-01-01

Abstract

Questo denso contributo si propone di rimarcare la necessità, a fronte delle recenti trasformazioni che hanno investito la riconfigurazione delle modalità produttive, di ricomprendere in senso pedagogico la formazione professionale erogata internamente o esternamente alle imprese, sollecitando la ricomposizione della frattura tra formazione tecnico-specialistica e formazione umana ed evidenziando ad un tempo i vantaggi che ne possono discendere sul piano personale e di progettualità esistenziale (dal punto di vista dei formandi) e su quello performativo (dal punto di vista degli stessi formandi e delle imprese). In particolare, ai fini di tale ricomposizione, viene posto innanzitutto in luce il guadagno che una formazione professionale concepita come attività educativa può ottenere in vista dell’auspicabile passaggio da un rapporto formativo intessuto su basi tecniche ad uno costruito su fondamenta etiche, teso cioè ad avvalorare insieme la crescita lavorativa e la crescita dell’uomo che lavora. L’articolo può essere suddiviso in quattro parti: la prima parte mira a confrontare le nozioni di educazione e formazione, sottolineando, appunto, l’apporto arricchente che la prima può arrecare alla seconda; la seconda parte, invece, intende esplorare l’accessibilità pedagogica alle questioni del lavoro produttivo nel corso della storia occidentale, con peculiare attenzione rivolta all’evoluzione degli approcci formativi; la terza parte riguarda, altresì, la disamina delle lacune interne al sistema della formazione professionale attuale, specie quella finanziata in ambito FSE, con conseguente accento posto sulla premura di concretizzare il passaggio suddetto e di incrementare l’etica della responsabilità formativa; la quarta parte, infine, scandaglia la natura di siffatta etica, proponendo indicazioni utili sul versante della professionalità, della trasparenza delle azioni formative, della dedizione e cura educativa, della testimonianza ontologica e della deontologia professionale.
2006
Armando
Nazionale
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