Che cosa dà, alla fenomenologia, l’amore dell’Altro? Partendo dalla conclusione della celebre opera di Jean-Luc Marion "Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione", dove l’amore viene per la prima volta annunciato come ciò che permette di giungere all’individuazione dell’altro, il percorso esposto nell'articolo segue la ripresa di tale individuazione messa in atto dall’amore e proposta da Marion ne "Le phénomène érotique". In quest’opera l’ego cogitans di Descartes è fenomenologicamente rovesciato in ego amans, ossia in un ego che, da trascendentale e costituente, si scopre effettivamente costituito dall’amore dell’Altro. Amore che, oltre la classica distinzione in eros e agape, Marion afferma nella sua univocità e che conduce a riaprire fenomenologicamente la questione di una trascendenza che la “fenomenologia storica” di Husserl e Heidegger, almeno in apparenza, sembrava aver chiuso.
L’amore dell’Altro. Le Phénomène érotique di Jean-Luc Marion
CANULLO, Carla
2005-01-01
Abstract
Che cosa dà, alla fenomenologia, l’amore dell’Altro? Partendo dalla conclusione della celebre opera di Jean-Luc Marion "Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione", dove l’amore viene per la prima volta annunciato come ciò che permette di giungere all’individuazione dell’altro, il percorso esposto nell'articolo segue la ripresa di tale individuazione messa in atto dall’amore e proposta da Marion ne "Le phénomène érotique". In quest’opera l’ego cogitans di Descartes è fenomenologicamente rovesciato in ego amans, ossia in un ego che, da trascendentale e costituente, si scopre effettivamente costituito dall’amore dell’Altro. Amore che, oltre la classica distinzione in eros e agape, Marion afferma nella sua univocità e che conduce a riaprire fenomenologicamente la questione di una trascendenza che la “fenomenologia storica” di Husserl e Heidegger, almeno in apparenza, sembrava aver chiuso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.