L’orientamento nella scelta del percorso formativo o del tipo di professione che si intende svolgere si configura come una delle questioni più delicate per gli studenti impegnati nel proprio percorso di studio e si costituisce quindi come una dimensione rilevante nell’azione educativa della scuola di oggi. Tali scelte infatti risultano particolarmente impegnative se si considera la complessità del quadro entro cui esse si collocano: pluralità dell’offerta formativa disponibile, sia per quanto riguarda la scuola superiore che l’università, mondo del lavoro in costante cambiamento, necessità di coniugare i propri personali interessi con le possibilità realmente percorribili. È nell’ipotesi di incontro tra prospettiva costruttivista sociale e uso delle nuove tecnologie che si fonda il progetto Orienta, che tenta di aprire una pista ancora poco percorsa nelle prassi di orientamento e che viene presentato in questo articolo. Il Progetto si basa sull’idea di orientamento come educazione alle scelte e prevede uno sviluppo in quattro direzioni: conoscenza di se stessi, acquisizione di capacità decisionali, conoscenza del mondo formativo, conoscenza del mondo del lavoro. La presente esperienza mostra come la pratica dell’orientamento scolastico possa essere ripensata all’interno di una prospettiva costruttivista sociale rendendo l’ambiente scolastico una comunità orientante. Questo comporta il non concentrare l’azione di orientamento nell’unico momento del passaggio verso un livello scolastico successivo, attraverso una prospettiva focalizzata sull’analisi delle caratteristiche del singolo studente, ma modificare in senso orientante le pratiche diffuse nella quotidianità scolastica. Il progetto Orienta, ispirato da tale prospettiva teorica ha cercato di utilizzare in questo senso la risorsa delle nuove tecnologie, che hanno consentito di mettere in contatto in una dinamica di ricerca congiunta studenti di diversi livelli scolari. Un ambiente tecnologico così strutturato supporta diversi stili comunicativi: molti-a-molti, uno-a-uno e uno-a-molti, mutando profondamente le dinamiche dell’interazione educativa e interpersonale, con il risultato che l’azione pedagogica si centra sul gruppo all’interno del quale il docente assume il ruolo di facilitatore di un processo di ricerca e di regolatore della discussione: un’azione educativa che sostiene e promuove la costruzione del Sé e facilita la strutturazione di percorsi personali, obiettivo fondamentale di un processo di orientamento efficace.

Il Progetto Orienta.

CACCIAMANI, STEFANO;ALESSANDRI, GIUSEPPE
2002-01-01

Abstract

L’orientamento nella scelta del percorso formativo o del tipo di professione che si intende svolgere si configura come una delle questioni più delicate per gli studenti impegnati nel proprio percorso di studio e si costituisce quindi come una dimensione rilevante nell’azione educativa della scuola di oggi. Tali scelte infatti risultano particolarmente impegnative se si considera la complessità del quadro entro cui esse si collocano: pluralità dell’offerta formativa disponibile, sia per quanto riguarda la scuola superiore che l’università, mondo del lavoro in costante cambiamento, necessità di coniugare i propri personali interessi con le possibilità realmente percorribili. È nell’ipotesi di incontro tra prospettiva costruttivista sociale e uso delle nuove tecnologie che si fonda il progetto Orienta, che tenta di aprire una pista ancora poco percorsa nelle prassi di orientamento e che viene presentato in questo articolo. Il Progetto si basa sull’idea di orientamento come educazione alle scelte e prevede uno sviluppo in quattro direzioni: conoscenza di se stessi, acquisizione di capacità decisionali, conoscenza del mondo formativo, conoscenza del mondo del lavoro. La presente esperienza mostra come la pratica dell’orientamento scolastico possa essere ripensata all’interno di una prospettiva costruttivista sociale rendendo l’ambiente scolastico una comunità orientante. Questo comporta il non concentrare l’azione di orientamento nell’unico momento del passaggio verso un livello scolastico successivo, attraverso una prospettiva focalizzata sull’analisi delle caratteristiche del singolo studente, ma modificare in senso orientante le pratiche diffuse nella quotidianità scolastica. Il progetto Orienta, ispirato da tale prospettiva teorica ha cercato di utilizzare in questo senso la risorsa delle nuove tecnologie, che hanno consentito di mettere in contatto in una dinamica di ricerca congiunta studenti di diversi livelli scolari. Un ambiente tecnologico così strutturato supporta diversi stili comunicativi: molti-a-molti, uno-a-uno e uno-a-molti, mutando profondamente le dinamiche dell’interazione educativa e interpersonale, con il risultato che l’azione pedagogica si centra sul gruppo all’interno del quale il docente assume il ruolo di facilitatore di un processo di ricerca e di regolatore della discussione: un’azione educativa che sostiene e promuove la costruzione del Sé e facilita la strutturazione di percorsi personali, obiettivo fondamentale di un processo di orientamento efficace.
2002
Nazionale
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