E’ opinione diffusa che il network costituisca una delle risposte organizzative più efficaci, in molti casi una vera e propria “conditio sine qua non”, per affrontare con successo sfide ambientali “ardue”. Meno diffusi e soprattutto consolidati sono gli studi e le opinioni in riferimento a quali siano le “capacità organizzative distintive” che permettano ad alcuni network di costituirsi, svilupparsi ed affermarsi meglio di altri nel fronteggiare tali sfide. Più di importanti network privati di successo, il network ibrido pubblico non-profit può dimostrarsi capace di sviluppare “differenziali organizzativi”, ossia un “bagaglio di capacità organizzative distintive”, tali da permettergli di affrontare e vincere sfide ambientali particolarmente ardue. Ciò appare confermato nel settore della conservazione dei beni ambientali e culturali. L’obiettivo della presente ricerca è di identificare alcune delle capacità organizzative distintive di quel network che da più di otto decenni è la realtà organizzativa leader a livello mondiale nel settore della conservazione dei beni ambientali e culturali. L’ambito di indagine è costituito dall’insieme di organizzazioni che negli Stati Uniti concorrono, con ruoli diversi, alla gestione delle risorse naturali e culturali definite di interesse nazionale. In particolare l’analisi si è focalizzata sull’organizzazione pubblica che ricopre un ruolo centrale nel network (l’US Department of Interior - National Park Service) e sui partner riconosciuti di maggior rilievo istituzionale. L’oggetto dell’analisi include anche le relazioni intercorrenti tra queste diverse organizzazioni studiate.
Sfide ambientali ardue e vision condivisa di rete
NICCOLINI, FEDERICO
2007-01-01
Abstract
E’ opinione diffusa che il network costituisca una delle risposte organizzative più efficaci, in molti casi una vera e propria “conditio sine qua non”, per affrontare con successo sfide ambientali “ardue”. Meno diffusi e soprattutto consolidati sono gli studi e le opinioni in riferimento a quali siano le “capacità organizzative distintive” che permettano ad alcuni network di costituirsi, svilupparsi ed affermarsi meglio di altri nel fronteggiare tali sfide. Più di importanti network privati di successo, il network ibrido pubblico non-profit può dimostrarsi capace di sviluppare “differenziali organizzativi”, ossia un “bagaglio di capacità organizzative distintive”, tali da permettergli di affrontare e vincere sfide ambientali particolarmente ardue. Ciò appare confermato nel settore della conservazione dei beni ambientali e culturali. L’obiettivo della presente ricerca è di identificare alcune delle capacità organizzative distintive di quel network che da più di otto decenni è la realtà organizzativa leader a livello mondiale nel settore della conservazione dei beni ambientali e culturali. L’ambito di indagine è costituito dall’insieme di organizzazioni che negli Stati Uniti concorrono, con ruoli diversi, alla gestione delle risorse naturali e culturali definite di interesse nazionale. In particolare l’analisi si è focalizzata sull’organizzazione pubblica che ricopre un ruolo centrale nel network (l’US Department of Interior - National Park Service) e sui partner riconosciuti di maggior rilievo istituzionale. L’oggetto dell’analisi include anche le relazioni intercorrenti tra queste diverse organizzazioni studiate.File | Dimensione | Formato | |
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