La relazione è una dimensione prioritaria dell’esistenza umana, che viene cercata di per sé e non in funzione di altro. Lo sviluppo dell’identità avviene nell’ambito della relazione; questa si sedimenta in strutture affettive profonde che, come ha evidenziato la psicoanalisi, hanno natura diadica e contengono un’immagine del sé collegata – tramite uno stato affettivo – ad un’immagine dell’altro. Essere se stessi significa essere stati riconosciuti e capiti da un Altro che è stato in grado di mettersi in contatto profondo con noi. Poiché nella consulenza educativa la persona attraversa un momento di crisi dei propri assetti esistenziali, la “voce” del consulente – qualora questo sia in grado di ascoltare in modo autenticamente empatico – non è solo il momento di un’esperienza dialogica “esterna”, ma anche di una “interna”; la persona può, cioè, inglobare la voce dell’altro utilizzandola nel dialogo interno con se stessa. Il consulente diventa così una sorta di “interlocutore-specchio” a cui l’individuo può ricorrere nel suo dialogo interno per promuovere inediti percorsi di auto-relazione.

La voce dell’altro nella consulenza educativa

POLENTA, Stefano
2009-01-01

Abstract

La relazione è una dimensione prioritaria dell’esistenza umana, che viene cercata di per sé e non in funzione di altro. Lo sviluppo dell’identità avviene nell’ambito della relazione; questa si sedimenta in strutture affettive profonde che, come ha evidenziato la psicoanalisi, hanno natura diadica e contengono un’immagine del sé collegata – tramite uno stato affettivo – ad un’immagine dell’altro. Essere se stessi significa essere stati riconosciuti e capiti da un Altro che è stato in grado di mettersi in contatto profondo con noi. Poiché nella consulenza educativa la persona attraversa un momento di crisi dei propri assetti esistenziali, la “voce” del consulente – qualora questo sia in grado di ascoltare in modo autenticamente empatico – non è solo il momento di un’esperienza dialogica “esterna”, ma anche di una “interna”; la persona può, cioè, inglobare la voce dell’altro utilizzandola nel dialogo interno con se stessa. Il consulente diventa così una sorta di “interlocutore-specchio” a cui l’individuo può ricorrere nel suo dialogo interno per promuovere inediti percorsi di auto-relazione.
2009
Nazionale
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