L’articolo illustra la recente evoluzione del ruolo dello Stato, con un particolare riferimento agli interventi pubblici in relazione alla crisi finanziaria scoppiata nel 2008. La prima parte analizza le responsabilità dei Governi nell’aver scatenato la crisi, ampliando l’offerta di credito. Si esamina innanzitutto la politica monetaria dei Paesi emergenti, in molti casi, come quello cinese, finalizzata alla difesa delle esportazioni, con l’effetto di generare imponenti flussi di risparmio destinati ai Paesi sviluppati. Si discute poi il ruolo delle politiche dei Paesi avanzati, e in particolare delle politiche monetaria e abitativa statunitensi, e della deregolamentazione finanziaria. La seconda parte tratta degli aspetti critici dell’intervento pubblico in risposta alla crisi, evidenziando l’impatto negativo di alcune politiche, in particolare di tipo contabile, che hanno contribuito ad esacerbare la tendenza al dirottamento di capitali verso impieghi inefficientemente poco rischiosi, con la conseguenza di rallentare la crescita economica. Infine, con l’ausilio di un semplice modello di teoria dei giochi, si evidenzia la necessità di una politica regolatoria coordinata fra i diversi Paesi, finalizzata a prevenire nuovi fenomeni di crisi
Nuovi scenari di intervento pubblico nell’epoca degli squilibri globali
BOFFA, FEDERICO;
2010-01-01
Abstract
L’articolo illustra la recente evoluzione del ruolo dello Stato, con un particolare riferimento agli interventi pubblici in relazione alla crisi finanziaria scoppiata nel 2008. La prima parte analizza le responsabilità dei Governi nell’aver scatenato la crisi, ampliando l’offerta di credito. Si esamina innanzitutto la politica monetaria dei Paesi emergenti, in molti casi, come quello cinese, finalizzata alla difesa delle esportazioni, con l’effetto di generare imponenti flussi di risparmio destinati ai Paesi sviluppati. Si discute poi il ruolo delle politiche dei Paesi avanzati, e in particolare delle politiche monetaria e abitativa statunitensi, e della deregolamentazione finanziaria. La seconda parte tratta degli aspetti critici dell’intervento pubblico in risposta alla crisi, evidenziando l’impatto negativo di alcune politiche, in particolare di tipo contabile, che hanno contribuito ad esacerbare la tendenza al dirottamento di capitali verso impieghi inefficientemente poco rischiosi, con la conseguenza di rallentare la crescita economica. Infine, con l’ausilio di un semplice modello di teoria dei giochi, si evidenzia la necessità di una politica regolatoria coordinata fra i diversi Paesi, finalizzata a prevenire nuovi fenomeni di crisiFile | Dimensione | Formato | |
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