Il saggio si propone di analizzare, in un quadro cronologico di lungo periodo, i regimi giuridici dell’eccezione, giustapponendo due approcci al problema basati su due diverse concezioni ordinanti: quella tipica dell’età medievale e moderna, caratterizzata della centralità del diritto giurisprudenziale di ius commune e quella propria dei secoli XIX e XX, connotata dal primato della legge e dalla codificazione del diritto. Il primo approccio percepisce l’eccezione come manifestazione di straordinarietà e la include nell’ordinamento ponendo la questione di una correlazione (da costruire) tra ordinarium ed extraordinarium. Il secondo mette in rapporto l’eccezione con l’emergenza e la esclude dal campo dei processi costitutivi dell’ordine giuridico, ponendo l’esigenza di una contrapposizione (da mantenere) tra ordinario ed eccezionale. Il mutamento di paradigma che la modernità introduce con l’affermarsi della svolta illuministica, trova una sua rispondenza nel duplice livello di legalità che caratterizza i sistemi penali dei secoli XIX e XX; il saggio ne segue gli andamenti con riferimento alla vicenda italiana nelle diverse fasi dello Stato unitario, per concludere con qualche osservazione sui limiti di tale impostazione di fronte ai problemi di gestione degli stati d’eccezione e di tenuta dell’ordine giuridico posti dal momento attuale.
Paradigmi dell'eccezione nella parabola della modernità penale. Una prospettiva storico-giuridica
MECCARELLI, Massimo
2009-01-01
Abstract
Il saggio si propone di analizzare, in un quadro cronologico di lungo periodo, i regimi giuridici dell’eccezione, giustapponendo due approcci al problema basati su due diverse concezioni ordinanti: quella tipica dell’età medievale e moderna, caratterizzata della centralità del diritto giurisprudenziale di ius commune e quella propria dei secoli XIX e XX, connotata dal primato della legge e dalla codificazione del diritto. Il primo approccio percepisce l’eccezione come manifestazione di straordinarietà e la include nell’ordinamento ponendo la questione di una correlazione (da costruire) tra ordinarium ed extraordinarium. Il secondo mette in rapporto l’eccezione con l’emergenza e la esclude dal campo dei processi costitutivi dell’ordine giuridico, ponendo l’esigenza di una contrapposizione (da mantenere) tra ordinario ed eccezionale. Il mutamento di paradigma che la modernità introduce con l’affermarsi della svolta illuministica, trova una sua rispondenza nel duplice livello di legalità che caratterizza i sistemi penali dei secoli XIX e XX; il saggio ne segue gli andamenti con riferimento alla vicenda italiana nelle diverse fasi dello Stato unitario, per concludere con qualche osservazione sui limiti di tale impostazione di fronte ai problemi di gestione degli stati d’eccezione e di tenuta dell’ordine giuridico posti dal momento attuale.File | Dimensione | Formato | |
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