Secondo l’ultimo report della Commissione Jo Cox, i discorsi d’odio colpiscono maggiormente le donne, le persone migranti, le persone con disabilità e la comunità LGBTQ+. Questo contributo mira a offrire un quadro interpretativo multidimensionale e intersezionale come strumento per guidare un’analisi del fenomeno dell’hate speech, con l’obiettivo di progettare azioni educative di contrasto. Rispetto al fenomeno, ormai riconosciuto ma fluido, gli approcci emergenziali e giuridici/punitivi non si sono dimostrati efficaci. A partire dal contributo che i gender studies e i queer studies hanno offerto agli studi sulle discriminazioni, il paradigma dell’intersezionalità può essere pensato come un potenziale strumento per nuove pratiche di prevenzione e contrasto realmente efficaci in risposta ad una delle sfide più urgenti del tessuto socio-digitale. In questa direzione, viene presentata un'esperienza didattica condotta in una classe quinta primaria, volta a sensibilizzare gli studenti sui temi dell'inclusione, delle differenze e dell'uso consapevole del linguaggio, dimostrando come interventi educativi strutturati possano contribuire a prevenire il linguaggio d’odio fin dalla giovane età
Interpretare e contrastare i discorsi d'odio: una prospettiva intersezionale
Rizzi A.;
2024-01-01
Abstract
Secondo l’ultimo report della Commissione Jo Cox, i discorsi d’odio colpiscono maggiormente le donne, le persone migranti, le persone con disabilità e la comunità LGBTQ+. Questo contributo mira a offrire un quadro interpretativo multidimensionale e intersezionale come strumento per guidare un’analisi del fenomeno dell’hate speech, con l’obiettivo di progettare azioni educative di contrasto. Rispetto al fenomeno, ormai riconosciuto ma fluido, gli approcci emergenziali e giuridici/punitivi non si sono dimostrati efficaci. A partire dal contributo che i gender studies e i queer studies hanno offerto agli studi sulle discriminazioni, il paradigma dell’intersezionalità può essere pensato come un potenziale strumento per nuove pratiche di prevenzione e contrasto realmente efficaci in risposta ad una delle sfide più urgenti del tessuto socio-digitale. In questa direzione, viene presentata un'esperienza didattica condotta in una classe quinta primaria, volta a sensibilizzare gli studenti sui temi dell'inclusione, delle differenze e dell'uso consapevole del linguaggio, dimostrando come interventi educativi strutturati possano contribuire a prevenire il linguaggio d’odio fin dalla giovane età| File | Dimensione | Formato | |
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