A partire dalle molteplici interpretazioni della natura del segno linguistico e della modalità con cui i codici si rapportano l’uno all’altro in situazioni di bilinguismo, questo studio indaga la natura del contatto linguistico nella competenza e nell’esecuzione di parlanti bilingui, per giungere alla concezione di una duplice tipologia del contatto. Da un lato, sul versante della competenza, viene sollevata e approfondita la questione riguardante l’equivalenza semantica di due valori linguistici distinti in caso di bilinguismo o di operazioni traduttive in genere; dall’altro, sul versante dell’esecuzione, vengono forniti alcuni spunti di riflessione per una visione bipartita della commutazione di codice, strutturale e non strutturale, di cui solamente la prima andrebbe identificata con il contatto nell’esecuzione. Viene così avanzata l’ipotesi di un “modello formale dei segni linguistici in contatto”, elaborato all’interno di una cornice teorica strutturalista, in cui il richiamo al referente nella mente del bilingue/traduttore gioca il ruolo fondamentale. Il modello viene poi calato nella cornice teorica della linguistica cognitiva e interpretato alla luce dei suoi assunti, per trovare, nelle quattro diverse letture che vengono proposte, forti corrispondenze con il funzionamento della competenza semantica referenziale e inferenziale. Allo stesso modo, il ruolo centrale assunto dal referente nell’identificazione interlinguistica dei valori semantici riceve sostanziale conferma.

Il contatto linguistico nella competenza e nell’esecuzione

FERRANTI, Clara
2005-01-01

Abstract

A partire dalle molteplici interpretazioni della natura del segno linguistico e della modalità con cui i codici si rapportano l’uno all’altro in situazioni di bilinguismo, questo studio indaga la natura del contatto linguistico nella competenza e nell’esecuzione di parlanti bilingui, per giungere alla concezione di una duplice tipologia del contatto. Da un lato, sul versante della competenza, viene sollevata e approfondita la questione riguardante l’equivalenza semantica di due valori linguistici distinti in caso di bilinguismo o di operazioni traduttive in genere; dall’altro, sul versante dell’esecuzione, vengono forniti alcuni spunti di riflessione per una visione bipartita della commutazione di codice, strutturale e non strutturale, di cui solamente la prima andrebbe identificata con il contatto nell’esecuzione. Viene così avanzata l’ipotesi di un “modello formale dei segni linguistici in contatto”, elaborato all’interno di una cornice teorica strutturalista, in cui il richiamo al referente nella mente del bilingue/traduttore gioca il ruolo fondamentale. Il modello viene poi calato nella cornice teorica della linguistica cognitiva e interpretato alla luce dei suoi assunti, per trovare, nelle quattro diverse letture che vengono proposte, forti corrispondenze con il funzionamento della competenza semantica referenziale e inferenziale. Allo stesso modo, il ruolo centrale assunto dal referente nell’identificazione interlinguistica dei valori semantici riceve sostanziale conferma.
2005
Internazionale
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