Il presente contributo si propone di approfondire l’uso dei castighi morali e corporali nella scuola italiana tra XIX e XX secolo, i quali erano fondati sulla stimolazione negli alunni della paura e sull’impiego di tale stato emotivo come vero e proprio dispositivo pedagogico. Dopo aver messo in luce le radici culturali dell’utilizzo di tale emozione in ambito educativo, cercheremo di dimostrare – tramite il ricorso a fonti estremamente variegate – come essa abbia continuato ad essere utilizzata nel corso del tempo per forzare gli alunni ad apprendere contenuti curricolari e valori etici ben al di là delle indicazioni contrarie fornite dalla psicologia e dalla pedagogia e degli espliciti divieti imposti dalle autorità scolastiche.
Η χρήση του φόβου και της ντροπής ως παιδαγωγικά μέσα στο ιταλικό σχολείο μεταξύ του τέλους του 19ου και των αρχών του 20ού αιώνα
Juri Meda
2024-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di approfondire l’uso dei castighi morali e corporali nella scuola italiana tra XIX e XX secolo, i quali erano fondati sulla stimolazione negli alunni della paura e sull’impiego di tale stato emotivo come vero e proprio dispositivo pedagogico. Dopo aver messo in luce le radici culturali dell’utilizzo di tale emozione in ambito educativo, cercheremo di dimostrare – tramite il ricorso a fonti estremamente variegate – come essa abbia continuato ad essere utilizzata nel corso del tempo per forzare gli alunni ad apprendere contenuti curricolari e valori etici ben al di là delle indicazioni contrarie fornite dalla psicologia e dalla pedagogia e degli espliciti divieti imposti dalle autorità scolastiche.| File | Dimensione | Formato | |
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