Alexius Meinong (1853-1920), che si è distinto come uno tra i più brillanti e originali allievi di Brentano, gode oggi di grande fortuna presso i filosofi analitici grazie al recupero (e allo sviluppo) di alcune delle sue idee fondamentali. In questo profilo introduttivo, dopo qualche breve accenno alla sua vita (§ 1) e alla sua concezione della filosofia come indagine del mentale (§ 2), prenderò in esame le principali tappe del suo pensiero: la classificazione dei fenomeni psichici e il ruolo chiave giocato dalla rappresentazione (§ 3); il problema delle rappresentazioni vuote, da cui ha origine la Teoria dell’oggetto (§ 4); la fondazione oggettiva che quest’ultima offre alla filosofia pratica e alla nozione di valore intorno a cui ruota (§ 5). Infine, nel § 6, presenterò brevemente le teorie neo-meinonghiane.
Alexius Meinong
Jansan Favazzo
2020-01-01
Abstract
Alexius Meinong (1853-1920), che si è distinto come uno tra i più brillanti e originali allievi di Brentano, gode oggi di grande fortuna presso i filosofi analitici grazie al recupero (e allo sviluppo) di alcune delle sue idee fondamentali. In questo profilo introduttivo, dopo qualche breve accenno alla sua vita (§ 1) e alla sua concezione della filosofia come indagine del mentale (§ 2), prenderò in esame le principali tappe del suo pensiero: la classificazione dei fenomeni psichici e il ruolo chiave giocato dalla rappresentazione (§ 3); il problema delle rappresentazioni vuote, da cui ha origine la Teoria dell’oggetto (§ 4); la fondazione oggettiva che quest’ultima offre alla filosofia pratica e alla nozione di valore intorno a cui ruota (§ 5). Infine, nel § 6, presenterò brevemente le teorie neo-meinonghiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


