L’articolo esamina la recente sentenza del Tribunale di Milano (n. 1335 del 10 aprile 2024), nella quale viene riconosciuto il diritto alla NASpI per un ex detenuto. Il giudice, confermando e consolidando l’orientamento giurisprudenziale, ha ritenuto che il lavoro svolto all’interno del carcere, pur presentando peculiarità legate alla natura obbligatoria e riabilitativa, debba essere equiparato al lavoro subordinato dei liberi. Di conseguenza, la cessazione dell’attività lavorativa dovuta alla scarcerazione viene interpretata come disoc-cupazione involontaria, con il riconoscimento della necessaria tutela previdenziale. L’ana-lisi approfondisce inoltre le caratteristiche specifiche del lavoro carcerario e il quadro nor-mativo in evoluzione – che include interventi legislativi dagli anni ’70 a oggi, nonché im-portanti interpretazioni giurisprudenziali nazionali ed europee – evidenziando le implica-zioni sociali legate al reinserimento dei detenuti e alla prevenzione della recidiva.
Il diritto alla NASpI per i detenuti: si consolida l'orientamento giurisprudenziale
di Spilimbergo Irene
2025-01-01
Abstract
L’articolo esamina la recente sentenza del Tribunale di Milano (n. 1335 del 10 aprile 2024), nella quale viene riconosciuto il diritto alla NASpI per un ex detenuto. Il giudice, confermando e consolidando l’orientamento giurisprudenziale, ha ritenuto che il lavoro svolto all’interno del carcere, pur presentando peculiarità legate alla natura obbligatoria e riabilitativa, debba essere equiparato al lavoro subordinato dei liberi. Di conseguenza, la cessazione dell’attività lavorativa dovuta alla scarcerazione viene interpretata come disoc-cupazione involontaria, con il riconoscimento della necessaria tutela previdenziale. L’ana-lisi approfondisce inoltre le caratteristiche specifiche del lavoro carcerario e il quadro nor-mativo in evoluzione – che include interventi legislativi dagli anni ’70 a oggi, nonché im-portanti interpretazioni giurisprudenziali nazionali ed europee – evidenziando le implica-zioni sociali legate al reinserimento dei detenuti e alla prevenzione della recidiva.| File | Dimensione | Formato | |
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