Il digitale nell’attività creativa, tra diritto d’autore e NFT.

I processi di digitalizzazione delle attività creative permettono di ottenere nuovi contenuti e conoscenza attraverso combinazioni di elementi e dati che rivelano inedite relazioni e associazioni informative: in tale contesto, il diritto d’autore dovrà porsi a tutela degli autori di ogni singolo apporto all’opera evitando di imporre ostacoli all’utilizzo dei dati virtuali, con i quali, mediante i più recenti algoritmi di machine learning, potranno essere conseguiti originali risultati, delineando un’aggiuntiva necessità di garanzia per coloro che, nel porre in relazione gli elementi conoscitivi, sviluppano un’attività creativa. Un’ulteriore sfida è costituita dai non-fungible token (NFT), tecnologia innovativa che ha preso d’assalto il settore dell’arte ma non solo, facendo emergere alcune criticità concernenti possibili violazioni del diritto d’autore, nonché la generazione di bolle di speculazione, accendendo un forte interesse mediatico su queste tematiche. D’altro canto, i nuovi strumenti tecnologici hanno condotto ad una maggiore indipendenza degli autori dal tradizionale sistema di intermediazione e di visibilità, un processo sostenuto dai social network come vetrine virtuali, luoghi di scambio e di confronto per comunità e soggetti interessati. Nonostante molte questioni ancora aperte ed incertezze giuridico-normative, le prospettive sembrano comunque incoraggianti, considerando la possibilità di automatizzare diverse operazioni attraverso lo smart contract e la blockchain.