Le carte invisibili: il valore degli archivi perduti e la loro rappresentazione

The dimension of the dispersions, losses and waste compared to what has been handed down to us from the Italian archives is not easily measurable, but for sure is not minimal. The impact of this phenomenon on users' access to documentary memory is obvious. The Principles of Access to Archives of the International Council of Archives explicitly ask archivists to inform users about the actual consistency and quality of the archives, also giving a detailed account of what has been lost or, in the best cases, is preserved elsewhere. The research question opened here, after a quick excursus on the consideration of the theme of losses in our tradition, concerns whether and how Italian archivists study invisible papers today, referring to those that are irretrievably lost, and above all how is possible to communicate the results to scholars.

La dimensione delle dispersioni, delle perdite e degli scarti rispetto a ciò che ci è stato tramandato degli archivi italiani non è facilmente misurabile. In ogni caso, è indiscutibile l’impatto di tale fenomeno sull’accesso degli utenti alla memoria documentaria. I Principi di accesso agli archivi dell’International Council of Archives chiedono esplicitamente agli archivisti di informare circa l'effettiva consistenza e qualità degli archivi, dando conto in modo dettagliato anche di ciò che è andato perduto oppure, nei casi migliori, è altrove conservato. La questione di ricerca che qui si vuole aprire, dopo un rapido excursus su come il tema delle perdite è stato affrontato nella nostra tradizione, riguarda se e come gli archivisti italiani studino oggi le carte invisibili, ovvero quelle irrimediabilmente perdute, e soprattutto come sia possibile comunicarne gli esiti agli studiosi.