Le metamorfosi romantiche del sermone puritano

Il saggio torna al crocevia della sovrapposizione disciplinare che caratterizza la prima metà dell’Ottocento americano con l’intento di mettere in luce la natura delle metamorfosi romantiche del sermone puritano – a due secoli di distanza dalle prime migrazioni dei congregazionalisti nel Nuovo Mondo (i separatisti di William Bradford e i non-separatisti di John Winthrop) – nel quadro del protestantesimo d’oltreoceano (ampiamente inteso) e delle sue evoluzioni. In particolare si sofferma su alcune ibridazioni sacro-secolari di quel retaggio omiletico (tra cui quelle di George Bancroft e Ralph Waldo Emerson) nei decenni che intercorrono tra le riconsacrazioni generazionali sollecitate dal primo giubileo della giovane nazione (1826) e la grande fioritura letteraria (e non solo) di metà secolo (1850)