La ricerca esperienziale come luogo di sensi: strategie di innesco di paradigmi decoloniali

Alcune confluenze della cultura pedagogica ed educativa contemporanea si interrogano sulla possibilità di realizzare occasioni di problematizzazione in situazione, costruendo pensieri permeabili e azioni congiunte, attivando impatti comunitari e generativi. Dinamiche instabili e non del tutto prevedibili danno voce a istanze plurali, promuovendo la fatica educativa come dimensione critica da riscoprire, da abitare e di cui aver cura. L’ingaggio, la collaborazione e le logiche cooperative necessitano di posizionamenti in grado di decostruire e di decolonizzare rappresentazioni e narrazioni univoche, volgendo lo sguardo verso dialettiche di co-costruzione del pensiero e di interventi compartecipati, declinati nelle specificità delle situazioni. Il coinvolgimento di tutti i sensi sosterrà un ampio sguardo su orizzonti trasformativi in cui il Nord e il Sud, tra poteri e disuguaglianze, si incontrano in interferenze territoriali che vibrano in modo originale, grazie al contributo di soggettività e di comunità imbricate in processi e percorsi di ricerca esperienziale.