Le città dei libri: ambienti di copia e immaginari poetici nello spazio adriatico dei secoli XIV-XV

The paper focuses on the concept of the Adriatic space as an inclusive cultural framework, capable of receiving and reworking with originality the main instances of the Humanism. It examines some representative cases of cities as places of production and collection of manuscripts; and of cities as points of reference for literary elaborations in verse, which in their lyrical tension hold this perimeter together through the imaginary journey of the texts that pass through it. What emerges is a network of relationships that, together with the geographical datum, allows us to highlight territorial realities that were decisive in the intellectual processes at the foundation of modern civilisation.

Il contributo mette a fuoco il concetto di spazio adriatico come cornice culturale inclusiva, capace di accogliere e rielaborare con originalità le principali istanze dell’Umanesimo. Esso prende in esame alcuni casi rappresentativi di città quali luogo di produzione e di collezione di manoscritti; e di città quali punto di riferimento per elaborazioni letterarie in versi, che nella loro tensione lirica tengono unito questo perimetro, attraverso il viaggio immaginario dei testi che lo percorrono. Ne emerge un reticolato di relazioni che, insieme al dato geografico, permette di evidenziare realtà territoriali determinanti nei processi intellettuali alla base della civiltà moderna.