Le scritture giudiziarie delle città tra XIII e XVI secolo: casi europei a confronto

Negli ultimi trent’anni si è registrato un sempre maggior interesse degli storici verso la pratica della scrittura. Lo studio delle scritture giudiziarie solleva questioni che Jack Goody ha formulato in modo particolarmente efficace quando ha analizzato la parola scritta in termini di efficacia pratica, le forme materiali della scrittura e le conseguenze sociali, culturali e cognitive del suo impatto. Sulla base di un cospicuo patrimonio di ricerche gli storici stanno affinando le metodologie di ricerca nella critica della documentazione e stanno gradualmente prendendo coscienza dell’importanza della forma scritta e delle strategie narrative. Particolare attenzione va riservata alla struttura della documentazione giudiziaria nelle sue molteplici forme, alla ricostruzione del fatto giudiziario e alla sua narrazione nel passaggio tra oralità e scrittura, in stretta correlazione con le altre tipologie di natura pragmatica.