Nell’epoca della “fine del lavoro” e della disaffezione dal la-voro, ha ancora senso l’investimento epistemologico con cui la pedagogia ha impresso una evidente carica connotativa al lavoro a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso? Oppure si deve abbandonare questo campo di indagine, immaginando altri terreni, su cui poter giocare il nostro futuro? Solo un lavoro storicizzato e riconcettualizzato può essere intercettato nel privato e nel web, e dare vita a una nuova e promettente linea di ricerca da cui la pedagogia può trarre stimoli e concretezza.
Fine del lavoro o trasformazione del lavoro? La risposta della pedagogia
Cegolon
2024-01-01
Abstract
Nell’epoca della “fine del lavoro” e della disaffezione dal la-voro, ha ancora senso l’investimento epistemologico con cui la pedagogia ha impresso una evidente carica connotativa al lavoro a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso? Oppure si deve abbandonare questo campo di indagine, immaginando altri terreni, su cui poter giocare il nostro futuro? Solo un lavoro storicizzato e riconcettualizzato può essere intercettato nel privato e nel web, e dare vita a una nuova e promettente linea di ricerca da cui la pedagogia può trarre stimoli e concretezza.File in questo prodotto:
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