L'invenzione del pittogramma. Creatività, imitazione, istanze di motivazione all'origine dell'emoticon

Nell’orizzonte dei meccanismi di organizzazione e funzionamento della scrittura, la nascita dell’emoticon (1982) fornisce l’occasione per osservare l’occorrenza di modelli grafici funzionali e le plurali strategie di rappresentazione grafica della nozione, e soprattutto ci attesta il momento fondativo del segno, recuperando l’ispirazione che, in modo spontaneo e quasi casuale, attraverso logiche deduttive, innesca l’atto creativo “nomotetico”. La soluzione simbolica o pittografica consente di collegare l’invenzione dell'emoticon a procedimenti di ricerca della motivazione contro il postulato dell’arbitrarietà semantica della grafia alfabetica. La riproduzione dell’immagine di un volto, realizzata dentro l’ambiente dell’informatica, mostra il ruolo del contesto (specialistico) per la definizione del segno e, nella incessante relazione tra oralità e scrittura, illustra le dinamiche ricorsive che storicamente contraddistinguono le “tecnologie dalla parola”.