Dalla stenografia manuale alla stenotipia: le funzionalità della macchina Michela per la resocontazione parlamentare attraverso alcuni coevi documenti peritali

Nei percorsi di condivisione e di trasmissione delle esperienze e dei metodi per le esigenze della resocontazione parlamentare in e oltre l’Europa in epoca moderna, e particolarmente nel corso dell’Ottocento, un posto esemplare spetta all’Italia, per essere la patria della “macchina Michela”, dal nome di Antonio Michela Zucco, autore della più competitiva e famosa macchina per la trascrizione stenografica meccanica, pratica anche detta stenotipia o stenofonografia. La sostituzione della stenografia manuale con quella a macchina apporta alle operazioni di resocontazione un evidente vantaggio sul fronte della velocità e della mediazione tecnologica, e maggiore garanzia di oggettività e di pratico rendimento. Il saggio prende in considerazione le funzionalità della macchina Michela attraverso documenti peritali dell'epoca. L'attenzione è rivolta alle dinamiche linguistiche e metalinguistiche per la valutazione della efficienza e della informatività nella resa scritta del parlato attraverso la scrittura a macchina rispetto alla scrittura manuale nel contesto specialistico del dibattimento parlamentare quale esempio di comunicazione istituzionale.