The inclusion of the Council of State and of the Court of Auditors among the auxiliary bodies of the Italian Government, as well as among the judiciary, and the attribution to them of consultative and control functions in addition to their jurisdictional roles, raise questions about the nature of the two institutions and on the outer boundaries of their functions, also and especially in relation to the other powers of the State. One question, in particular, pertains to whether the exercise of their functions and the performance of tasks auxiliary to functions of government violate the principle of separation of powers. To answer these questions, the work first analyses the functions of the Council of State and then those of the Court of Auditors. The analysis provides a picture that is substantially respectful of the principle of separation of powers, which, however, as the analysis itself highlights, can no longer be understood as a rigid separation of powers but should be rethought in terms of a "balance" of powers ("équilibre des pouvoirs").

L'inserimento del Consiglio di Stato e della Corte dei conti tra gli organi ausiliari del governo, ma anche tra le magistrature e l'attribuzione di funzioni consultive e di controllo oltre a quelle giurisdizionali sollevano una serie di questioni sulla natura delle due istituzioni, nonché sulla natura e sul perimetro delle loro funzioni, anche e soprattutto in relazione agli altri poteri dello Stato. Ci si chiede, in particolare, se l'esercizio delle loro funzioni e lo svolgimento dei compiti ausiliari alla funzione di governo violi o meno il principio della separazione dei poteri. Con l'obiettivo di rispondere a queste domande, il lavoro analizza dapprima le funzioni del Consiglio di Stato e poi quelle della Corte dei conti. L'analisi restituisce un quadro sostanzialmente rispettoso del principio di separazione dei poteri il quale tuttavia, come l'analisi stessa evidenzia, non può più intendersi come separazione rigida tra poteri ma merita di essere ripensato in termini di "équilibre des pouvoirs".

Il principio di separazione dei poteri alla prova degli organi ausiliari. Il ruolo del Consiglio di Stato e della Corte dei conti nell'equilibrio tra poteri

sveva del gatto
2023-01-01

Abstract

The inclusion of the Council of State and of the Court of Auditors among the auxiliary bodies of the Italian Government, as well as among the judiciary, and the attribution to them of consultative and control functions in addition to their jurisdictional roles, raise questions about the nature of the two institutions and on the outer boundaries of their functions, also and especially in relation to the other powers of the State. One question, in particular, pertains to whether the exercise of their functions and the performance of tasks auxiliary to functions of government violate the principle of separation of powers. To answer these questions, the work first analyses the functions of the Council of State and then those of the Court of Auditors. The analysis provides a picture that is substantially respectful of the principle of separation of powers, which, however, as the analysis itself highlights, can no longer be understood as a rigid separation of powers but should be rethought in terms of a "balance" of powers ("équilibre des pouvoirs").
2023
Giuffré
L'inserimento del Consiglio di Stato e della Corte dei conti tra gli organi ausiliari del governo, ma anche tra le magistrature e l'attribuzione di funzioni consultive e di controllo oltre a quelle giurisdizionali sollevano una serie di questioni sulla natura delle due istituzioni, nonché sulla natura e sul perimetro delle loro funzioni, anche e soprattutto in relazione agli altri poteri dello Stato. Ci si chiede, in particolare, se l'esercizio delle loro funzioni e lo svolgimento dei compiti ausiliari alla funzione di governo violi o meno il principio della separazione dei poteri. Con l'obiettivo di rispondere a queste domande, il lavoro analizza dapprima le funzioni del Consiglio di Stato e poi quelle della Corte dei conti. L'analisi restituisce un quadro sostanzialmente rispettoso del principio di separazione dei poteri il quale tuttavia, come l'analisi stessa evidenzia, non può più intendersi come separazione rigida tra poteri ma merita di essere ripensato in termini di "équilibre des pouvoirs".
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