The essay discusses the peculiarities of the evolutionary processes of deviance during the Covid-19 pandemic, proposing some interpretive insights from the situational approach of Routine Activity Theory (Cohen, Felson 1979). In this framework, the role played by daily routines imposed by global emergence in structuring social relations of an oppositional nature or, on the contrary, in accordance with norms is shown to be essential. The nuances that characterize the relationships between deviant phenomena and pandemic events are multiple and complex: social distancing, domestic confinement, reduction or zeroing of face-to-face social relations in the social, economic, and communicative spheres have, undoubtedly, exerted a significant impact. New and emerging criminal offenses from the increase in virtual communication have experienced an expansion, together with sadly already widespread crimes such as gender-based violence and femicide. Conversely, in general, instrumental crimes show a decrease. Future research may determine whether, after the end of the pandemic, the changes triggered in deviant phenomena by the spread of the virus will prove irreversible.

Il saggio discute criticamente le peculiarità dei processi evolutivi della devianza durante la pandemia da Covid-19, proponendo alcuni spunti interpretativi basati sulla prospettiva situazionale della Routine Activity Theory (Cohen, Felson 1979). In questo quadro, si rivela essenziale il ruolo giocato dalle routine quotidiane imposte dall’emergenza globale nella strutturazione delle relazioni sociali di natura oppositiva oppure, al contrario, in conformità alle norme. Le sfumature che caratterizzano i rapporti tra fenomeni devianti ed eventi pandemici sono molteplici e complesse: distanziamento sociale, confinamento domestico, riduzione o azzeramento delle relazioni sociali faccia-a-faccia nei diversi ambiti delle sfere sociali, economiche, comunicative hanno, senza dubbio, esercitato un impatto significativo. Fattispecie criminali nuove ed emergenti dall’incremento della comunicazione virtuale hanno conosciuto un’espansione, insieme a reati tristemente già molto diffusi, come le violenze di genere e i femminicidi. Di converso, in generale, i crimini di tipo strumentale mostrano una contrazione. Future ricerche potranno stabilire se, dopo la fine della pandemia, i mutamenti innescati nei fenomeni devianti dalla diffusione del virus si dimostreranno irreversibili.

I fenomeni devianti e la pandemia: trasformazioni, interpretazioni, rappresentazioni

M. L. Zanier
2023-01-01

Abstract

The essay discusses the peculiarities of the evolutionary processes of deviance during the Covid-19 pandemic, proposing some interpretive insights from the situational approach of Routine Activity Theory (Cohen, Felson 1979). In this framework, the role played by daily routines imposed by global emergence in structuring social relations of an oppositional nature or, on the contrary, in accordance with norms is shown to be essential. The nuances that characterize the relationships between deviant phenomena and pandemic events are multiple and complex: social distancing, domestic confinement, reduction or zeroing of face-to-face social relations in the social, economic, and communicative spheres have, undoubtedly, exerted a significant impact. New and emerging criminal offenses from the increase in virtual communication have experienced an expansion, together with sadly already widespread crimes such as gender-based violence and femicide. Conversely, in general, instrumental crimes show a decrease. Future research may determine whether, after the end of the pandemic, the changes triggered in deviant phenomena by the spread of the virus will prove irreversible.
2023
Edizioni Università di Macerata EUM
Il saggio discute criticamente le peculiarità dei processi evolutivi della devianza durante la pandemia da Covid-19, proponendo alcuni spunti interpretativi basati sulla prospettiva situazionale della Routine Activity Theory (Cohen, Felson 1979). In questo quadro, si rivela essenziale il ruolo giocato dalle routine quotidiane imposte dall’emergenza globale nella strutturazione delle relazioni sociali di natura oppositiva oppure, al contrario, in conformità alle norme. Le sfumature che caratterizzano i rapporti tra fenomeni devianti ed eventi pandemici sono molteplici e complesse: distanziamento sociale, confinamento domestico, riduzione o azzeramento delle relazioni sociali faccia-a-faccia nei diversi ambiti delle sfere sociali, economiche, comunicative hanno, senza dubbio, esercitato un impatto significativo. Fattispecie criminali nuove ed emergenti dall’incremento della comunicazione virtuale hanno conosciuto un’espansione, insieme a reati tristemente già molto diffusi, come le violenze di genere e i femminicidi. Di converso, in generale, i crimini di tipo strumentale mostrano una contrazione. Future ricerche potranno stabilire se, dopo la fine della pandemia, i mutamenti innescati nei fenomeni devianti dalla diffusione del virus si dimostreranno irreversibili.
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