I saggi del libro riflettono da più prospettive sugli spazi dell’intervento pubblico in questo momento storico. Traggono spunto dalla riflessione economica di Federico Caffè, per il quale la ragion d’essere della politica economica risiedeva in primo luogo nello scarto fra contabilità privata e contabilità sociale e, conseguentemente, nei costi sociali di un’economia di mercato. Se l’intervento pubblico doveva far fronte a situazioni concrete come gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, la disoccupazione, l’obiettivo più di fondo rimaneva quello di rendere possibile “un mondo in cui il progresso sociale e civile non rappresenti un sottoprodotto dello sviluppo economico, ma un obiettivo coscientemente perseguito.” I saggi affrontano una questione che appare di particolare pregnanza: il rapporto fra le politiche economiche attuali e due dimensioni del “progresso sociale e civile”: i diritti fondamentali enunciati dalla Costituzione e la democrazia. L’ipotesi da cui partono gli autori è che i primi vengano subordinati a interessi economici sezionali e che ciò generi un progressivo declino democratico.
L’inscalfibile egemonia dello spontaneismo: la ‘Grande Ritirata’ dello stato e la crisi dell’occupazione in Italia
Lampa, R.;Perri, S.
2017-01-01
Abstract
I saggi del libro riflettono da più prospettive sugli spazi dell’intervento pubblico in questo momento storico. Traggono spunto dalla riflessione economica di Federico Caffè, per il quale la ragion d’essere della politica economica risiedeva in primo luogo nello scarto fra contabilità privata e contabilità sociale e, conseguentemente, nei costi sociali di un’economia di mercato. Se l’intervento pubblico doveva far fronte a situazioni concrete come gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, la disoccupazione, l’obiettivo più di fondo rimaneva quello di rendere possibile “un mondo in cui il progresso sociale e civile non rappresenti un sottoprodotto dello sviluppo economico, ma un obiettivo coscientemente perseguito.” I saggi affrontano una questione che appare di particolare pregnanza: il rapporto fra le politiche economiche attuali e due dimensioni del “progresso sociale e civile”: i diritti fondamentali enunciati dalla Costituzione e la democrazia. L’ipotesi da cui partono gli autori è che i primi vengano subordinati a interessi economici sezionali e che ciò generi un progressivo declino democratico.File | Dimensione | Formato | |
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