Il presente saggio esamina un fenomeno processuale diffuso nel contesto delle società post-coloniali e qui denominato “prova culturale” (cultural evidence). Il sintagma ‘prova culturale’ designa, comunemente, ogni mezzo di prova che consenta di portare all’attenzione del giudice il background culturale dell’imputato o delle parti. Il presente studio discute invece un’ulteriore e specifico significato di “prova culturale”, quale mezzo di prova finalizzato a dimostrare l'esistenza di una relazione giuridica, tipicamente un diritto di proprietà (un property right) collettivo su una porzione di territorio in capo a una popolazione indigena. La prova culturale, così intesa, si perfeziona attraverso l’esibizione di uno o più manufatti tradizionali, oppure attraverso l’attuazione di una o più performance culturali (canzoni, danze, cerimonie), in sede giudiziale o pre-giudiziale. Il presente articolo tenta di rispondere alla seguente domanda: In che modo la prova culturale – un manufatto o una performance – è prova dell’esistenza di una relazione giuridica, nel contesto di una rivendicazione territoriale indigena? Scopo del saggio, che verte sullo specifico caso della popolazione Yolngu (Australia), è mostrare come tale domanda ammetta una triplice risposta a seconda del contesto di riferimento: la cosmologia Yolngu (§2), il diritto processuale australiano (§3) e il processo di negoziazione interculturale che impegna lo Stato australiano in un dialogo con la sua componente indigena (§4).

La prova culturale : tra epistemologia e antropologia giuridica

Riccardo Mazzola
2019-01-01

Abstract

Il presente saggio esamina un fenomeno processuale diffuso nel contesto delle società post-coloniali e qui denominato “prova culturale” (cultural evidence). Il sintagma ‘prova culturale’ designa, comunemente, ogni mezzo di prova che consenta di portare all’attenzione del giudice il background culturale dell’imputato o delle parti. Il presente studio discute invece un’ulteriore e specifico significato di “prova culturale”, quale mezzo di prova finalizzato a dimostrare l'esistenza di una relazione giuridica, tipicamente un diritto di proprietà (un property right) collettivo su una porzione di territorio in capo a una popolazione indigena. La prova culturale, così intesa, si perfeziona attraverso l’esibizione di uno o più manufatti tradizionali, oppure attraverso l’attuazione di una o più performance culturali (canzoni, danze, cerimonie), in sede giudiziale o pre-giudiziale. Il presente articolo tenta di rispondere alla seguente domanda: In che modo la prova culturale – un manufatto o una performance – è prova dell’esistenza di una relazione giuridica, nel contesto di una rivendicazione territoriale indigena? Scopo del saggio, che verte sullo specifico caso della popolazione Yolngu (Australia), è mostrare come tale domanda ammetta una triplice risposta a seconda del contesto di riferimento: la cosmologia Yolngu (§2), il diritto processuale australiano (§3) e il processo di negoziazione interculturale che impegna lo Stato australiano in un dialogo con la sua componente indigena (§4).
2019
Il Mulino
Internazionale
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