Il lavoro trae spunto da una recente sentenza della Corte di Strasburgo, che esclude la violazione dell’art. 2 CEDU da parte dell’Italia, e si prefigge di analizzare l’evoluzione della giurisprudenza europea in materia di obblighi positivi di tutela del diritto alla vita in contesti di violenza domestica. Lo scritto evidenzia la progressiva affermazione di un sottosistema normativo autonomo, caratterizzato da una dilatazione della portata dell’art. 2 CEDU sia sul versante sostanziale che su quello procedurale. Per frenare l’impeto ‘iper-protettivo’ della Corte, potenzialmente impattante su altri diritti parimenti tutelati dalla Convenzione, si prospetta la necessità di declinare gli obblighi positivi seguendo una logica di sussidiarietà.
Violenza domestica e tutela convenzionale del diritto alla vita. Considerazioni a margine del caso 'Penati contro Italia'
Mazzanti
2022-01-01
Abstract
Il lavoro trae spunto da una recente sentenza della Corte di Strasburgo, che esclude la violazione dell’art. 2 CEDU da parte dell’Italia, e si prefigge di analizzare l’evoluzione della giurisprudenza europea in materia di obblighi positivi di tutela del diritto alla vita in contesti di violenza domestica. Lo scritto evidenzia la progressiva affermazione di un sottosistema normativo autonomo, caratterizzato da una dilatazione della portata dell’art. 2 CEDU sia sul versante sostanziale che su quello procedurale. Per frenare l’impeto ‘iper-protettivo’ della Corte, potenzialmente impattante su altri diritti parimenti tutelati dalla Convenzione, si prospetta la necessità di declinare gli obblighi positivi seguendo una logica di sussidiarietà.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Nota a CtEDU, Penati c. Italia (2022)
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