Le crociate ‘popolari’ comportarono, com’è noto, una serie di violenze e di attacchi feroci nei confronti dei nemici interni, gli ebrei, e dei cristiani d’Oriente. Nelle fonti queste masse sono presentate come orde indistinte di criminali e reietti, la cui turbolenza permette di deresponsabilizzare i predicatori e di salvaguardare l’ideale di crociata. In Guglielmo di Newburgh, autore non annoverato tradizionalmente tra gli storici delle crociate, tuttavia, i meccanismi dell’azione e della psicologia della massa sono analizzati con lucidità, consentendo di enucleare delle costanti antropologiche. L’articolo intende indagare le implicazioni retoriche e ideologiche delle predicazioni in grado di muovere l’adesione delle folle.
La guerra delle masse: la predicazione dei prophetae durante la Prima e la Terza Crociata
Di Febo M
2017-01-01
Abstract
Le crociate ‘popolari’ comportarono, com’è noto, una serie di violenze e di attacchi feroci nei confronti dei nemici interni, gli ebrei, e dei cristiani d’Oriente. Nelle fonti queste masse sono presentate come orde indistinte di criminali e reietti, la cui turbolenza permette di deresponsabilizzare i predicatori e di salvaguardare l’ideale di crociata. In Guglielmo di Newburgh, autore non annoverato tradizionalmente tra gli storici delle crociate, tuttavia, i meccanismi dell’azione e della psicologia della massa sono analizzati con lucidità, consentendo di enucleare delle costanti antropologiche. L’articolo intende indagare le implicazioni retoriche e ideologiche delle predicazioni in grado di muovere l’adesione delle folle.File | Dimensione | Formato | |
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