La scheda sintetica e le derivate sull’ex Tabacchifico Pietromarchi di Marsciano, comprese quelle di alcuni macchinari ivi presenti, sono il frutto di una catalogazione commissionata dal Comune alla Cooperativa Crace (Centro ricerche ambiente economia cultura) in vista dell’attuazione di un Piano urbano complesso che prevedeva nell’area di pertinenza un complesso di azioni che andavano dalla costruzione di edifici di abitazione e di strutture commerciali all’acquisizione da parte dell’ente pubblico degli edifici destinati alla produzione da destinare a contenitori sociali, culturali e di servizio. L’obiettivo dell’amministrazione dell’epoca era quello di riutilizzare gli edifici, mantenendone intatta la riconoscibilità di ambienti di lavoro. La catalogazione doveva rispondere a una domanda conoscitiva, attestando le funzioni degli edifici, la loro storia (con l’individuazione delle fonti bibliografiche, documentarie, iconografiche e orali) e lo stato di conservazione. La redazione delle schede venne conclusa nel giugno 2007 da Laura Mencarini e Marta Maria Montella con la consulenza del professor Renato Covino; a quelle schede fu allegato, a scopo esemplificativo di riuso, il progetto, redatto da Donatella Gerolamini e Isabella Scaleggi per la loro tesi di laurea, Un’ipotesi di riuso: Poliart. Un Centro per l’arte, tesi dalla quale vennero ripresi prospetti e immagini che documentavano lo stato di conservazione del complesso agli inizi degli anni Duemila (la tesi, in Progettazione dell’Architettura, con il titolo Poliart. Centro per l’Arte. Riuso dell’ex Tabacchificio Pietromarchi, era stata discussa nell’anno accademico 2005-2006 presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (relatore: prof. arch. Flaviano Maria Lorusso, Correlatrice: Arch. Teresa Nocentini). La catalogazione venne consegnata all’Amministrazione comunale di Marsciano, ma non è mai stata pubblicata. Come spesso avviene finì nei cassetti e nei computer degli uffici. Le urgenze erano divenute altre. In primo luogo la crisi economica e i tagli che gli enti locali dovettero subire, poi il cambio di amministrazione e il terremoto che colpì l’area di Deruta-Marsciano il 15 dicembre 2009. A ciò si aggiunsero i cedimenti della struttura che ne sconsigliavano l’uso sia pure temporaneo. Venne redatto un primo progetto di recupero, che rientrava nella programmazione europea ma che tuttavia non venne presentato. In occasione della raccolta dei progetti finanziabili nel Pnrr tale proposta è stata riesumata e ha ottenuto un finanziamento di circa 4,5 milioni di euro. L’esemplare percorso catalografico realizzato nel 2007 da Laura Mencarini e Marta Maria Montella ritorna quindi di attualità, riassumendo il suo valore di fondamentale processo conoscitivo. Da ciò la decisione di pubblicarlo come primo volume della nuova serie dei “Quaderni di Aipai”, la collana dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale edita da Il Formichiere, omettendo però la tesi-progetto di Donatella Gerolamini e Isabella Scaleggi, ormai troppo distante dalle urgenze del presente. [dalla Nota editoriale]

Il Tabacchificio Pietromarchi di Marsciano. Edifici e macchinari. Schede di catalogazione scientifica

Marta Maria Montella
2022-01-01

Abstract

La scheda sintetica e le derivate sull’ex Tabacchifico Pietromarchi di Marsciano, comprese quelle di alcuni macchinari ivi presenti, sono il frutto di una catalogazione commissionata dal Comune alla Cooperativa Crace (Centro ricerche ambiente economia cultura) in vista dell’attuazione di un Piano urbano complesso che prevedeva nell’area di pertinenza un complesso di azioni che andavano dalla costruzione di edifici di abitazione e di strutture commerciali all’acquisizione da parte dell’ente pubblico degli edifici destinati alla produzione da destinare a contenitori sociali, culturali e di servizio. L’obiettivo dell’amministrazione dell’epoca era quello di riutilizzare gli edifici, mantenendone intatta la riconoscibilità di ambienti di lavoro. La catalogazione doveva rispondere a una domanda conoscitiva, attestando le funzioni degli edifici, la loro storia (con l’individuazione delle fonti bibliografiche, documentarie, iconografiche e orali) e lo stato di conservazione. La redazione delle schede venne conclusa nel giugno 2007 da Laura Mencarini e Marta Maria Montella con la consulenza del professor Renato Covino; a quelle schede fu allegato, a scopo esemplificativo di riuso, il progetto, redatto da Donatella Gerolamini e Isabella Scaleggi per la loro tesi di laurea, Un’ipotesi di riuso: Poliart. Un Centro per l’arte, tesi dalla quale vennero ripresi prospetti e immagini che documentavano lo stato di conservazione del complesso agli inizi degli anni Duemila (la tesi, in Progettazione dell’Architettura, con il titolo Poliart. Centro per l’Arte. Riuso dell’ex Tabacchificio Pietromarchi, era stata discussa nell’anno accademico 2005-2006 presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (relatore: prof. arch. Flaviano Maria Lorusso, Correlatrice: Arch. Teresa Nocentini). La catalogazione venne consegnata all’Amministrazione comunale di Marsciano, ma non è mai stata pubblicata. Come spesso avviene finì nei cassetti e nei computer degli uffici. Le urgenze erano divenute altre. In primo luogo la crisi economica e i tagli che gli enti locali dovettero subire, poi il cambio di amministrazione e il terremoto che colpì l’area di Deruta-Marsciano il 15 dicembre 2009. A ciò si aggiunsero i cedimenti della struttura che ne sconsigliavano l’uso sia pure temporaneo. Venne redatto un primo progetto di recupero, che rientrava nella programmazione europea ma che tuttavia non venne presentato. In occasione della raccolta dei progetti finanziabili nel Pnrr tale proposta è stata riesumata e ha ottenuto un finanziamento di circa 4,5 milioni di euro. L’esemplare percorso catalografico realizzato nel 2007 da Laura Mencarini e Marta Maria Montella ritorna quindi di attualità, riassumendo il suo valore di fondamentale processo conoscitivo. Da ciò la decisione di pubblicarlo come primo volume della nuova serie dei “Quaderni di Aipai”, la collana dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale edita da Il Formichiere, omettendo però la tesi-progetto di Donatella Gerolamini e Isabella Scaleggi, ormai troppo distante dalle urgenze del presente. [dalla Nota editoriale]
2022
9788831248884
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/305634
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