Il movimento sofistico ha fornito un contributo significativo alla ricerca filosofica in ambito etico-educativo, ponendo in particolare l’attenzione sul problema della insegnabilità della virtù. Protagora si definisce apertamente “maestro di virtù”: il sofista è colui che insegna ai giovani l’arte politica, ossia la capacità di discernere l’utile (non assoluto, ma in relazione alle diverse situazioni concrete) e di farlo prevalere nella città attraverso un efficace discorso retorico. Gorgia circoscrive il suo insegnamento all’arte retorica, ma non ignora affatto il problema morale: tale arte non si giudica in se stessa, ma rispetto al suo giusto, nel senso di opportuno, utilizzo in un dato contesto; lo stesso vale per l’azione virtuosa che è tale rispetto ad una specifica circostanza: il sofista descrive una serie di comportamenti opportuni, che designano una mappa di esempi utile all’agire virtuoso. Entrambi i sofisti propongono spunti interessanti di confronto in un’ottica pragmatico-descrittiva; Platone stesso si pone in dialogo con questo orizzonte sofistico.
Protagora e Gorgia: maestri di virtù?
Eustacchi, F.
2017-01-01
Abstract
Il movimento sofistico ha fornito un contributo significativo alla ricerca filosofica in ambito etico-educativo, ponendo in particolare l’attenzione sul problema della insegnabilità della virtù. Protagora si definisce apertamente “maestro di virtù”: il sofista è colui che insegna ai giovani l’arte politica, ossia la capacità di discernere l’utile (non assoluto, ma in relazione alle diverse situazioni concrete) e di farlo prevalere nella città attraverso un efficace discorso retorico. Gorgia circoscrive il suo insegnamento all’arte retorica, ma non ignora affatto il problema morale: tale arte non si giudica in se stessa, ma rispetto al suo giusto, nel senso di opportuno, utilizzo in un dato contesto; lo stesso vale per l’azione virtuosa che è tale rispetto ad una specifica circostanza: il sofista descrive una serie di comportamenti opportuni, che designano una mappa di esempi utile all’agire virtuoso. Entrambi i sofisti propongono spunti interessanti di confronto in un’ottica pragmatico-descrittiva; Platone stesso si pone in dialogo con questo orizzonte sofistico.File | Dimensione | Formato | |
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